Mettiamola così: se vi piace il pensiero laterale questo CD fa proprio al caso vostro. In barba alla
polemica tra pro euclidei ed anti euclidei qui non troverete linee rette, signori, né curve.
Questo CD (ottobre 2016) è lunga linea spezzata dove ogni spunto è collegato
al successivo da un nodo erratico e casuale.
Il chaos è però riportato
ad ordine ma per apprezzare ciò bisogna guardare oltre, ascoltare oltre e
allora tutto, in qualche modo, si definisce e l’amorfo (a-morphḗ)
prende forma, anche se con un po’ di fatica…
Le composizioni sono di zappiana memoria, esercizi di stile
complessi, intricati, arzigogolati, un barocco sfuggito alla trappola del tempo
ma i musicisti/demiurghi/stregoni risultano particolarmente bravi a contenere questa
materia ribollente, questa lava che, in qualche modo si detiene in un alveus che è pur sempre ventre materno.
E poi diciamolo: ci sono tanti stili, tanti approcci e l’ansia gioca a rimpiattino con la curiositas. Di nuovo: stiamo osservando
un oggetto che, pur immateriale, si offre attraverso mille punti di vista, ed
ogni nuova osservazione obbliga a ri-pensarlo, a ri-definirlo.
Elegante e pacchiano, imprevedibile e scontato, serio e serioso… ma quanta onestà intellettuale in questo racconto continuamente interrotto e pur
incomprensibilmente ed immeritatamente piacevole.
Certo non ascoltatelo mentre cercate di smaltire i chili di
troppo sul domestico tapis roulant:
non riuscireste mai trovare il ritmo giusto e rischiate di cadere rovinosamente.
Se invece volete confrontarvi con lo stato dell'arte degli stati d’animo di questo nostro tempo allora lui (il CD) è lì che vi aspetta.
Buon ascolto e buona fortuna!
Marco Lorenzo Faustini, 2016
Francesco Lento, trumpet
Daniele Tittarelli, alto sax
Manlio Maresca, guitar
Roberto Tarenzi, piano
Matteo Bortone, double bass
Enrico Morello, drums
Domenico Sanna, rhodes and bass synth
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