2015/12/21

2015 12 21 (Domenica e lunedì mattina)



Non guardo mai la TV per più di cinque minuti al giorno, al massimo vado RaiNews 24 ma la vista dell'ennesimo professore della LUISS (come noto unica università operante in Italia) mi manda in depressione per cui... rinuncio.

Ma veniamo a noi.

Domenica pomeriggio ci servono in TV il compagno rivoluzionario premier Renzi Matteo ospite di Giletti Massimo in un bel comizio a spese degli abbonati RAI. Fra abbracci e pacche sulle spalle (siamo tutti un po' amiconi, in fondo) ci rassicurano che tutto va alla grande e  che il meglio, con l'allegra brigata Renzi, Madia, Boschi, Pinotti, Padoan & co. deve ancora venire (la retorica del "sol dell'avvenire" gli fa un baffo, a questi qui).

Rilancia, su altra rete, la compagna rivoluzionaria Annunziata Lucia con un'intervista all'ineffabile Verdini Denis il quale ci racconta dei futuri cambi di casacca tra deputati e senatori che, tra carambole e piroette, finiranno per rimpinguare le fila del suo gruppo politico ALA (???).
La cosa, ovviamente, ci riempie il cuore di speranza.

Ma non finisce qui: il Governatore della Banca d'Italia, tale Visco Ignazio intervistato Fazio Fabio ci garantisce e giura (parola di scout) che i nostri risparmi sono al sicuro e che non c'è nulla da temere. La falsità di certi personaggi è perfino commovente.

Poi arriviamo a questa mattina. Sto facendo la mia colazione mi vedo Luca Barbareschi che ci racconta la sua meravigliosa vita, tra l'America e la Cina, la gente che a Roma lo incontra, lo bacia e lo abbraccia orgogliosa e felice per la sua direzione artistica che rilancerà il Teatro Eliseo... "l'Italia è meravigliosa, Rome is beautiful, love love love...".

Ho appena finito di vomitare quando si materializza, sul piccolo schermo, Berlusconi Silvio che, novello profeta Geremia annuncia, con lo stesso lessico di quando ci metteva in guardia dai comunisti che mangiano i bambini, che presto ci sarà l'avvento dei cinque stelle e allora sarà la fine per il Belpaese.

Tutto offerto dalla TV di Stato. All inclusive.

Prima di salutarvi vi comunico che l'Italia è ormai saldamente al 73o posto nel World Press Freedom Index (indice sulla libertà ed indipendenza dell'informazione).

Non lo dice Grillo Giuseppe detto Beppe, né lo dico io. Lo dicono loro:

index.rsf.org/#!/

Statemi bene!


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