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2021/04/03
2021/04/02
2021/03/25
2021 03 25 Il Cerchio di Gesso
2021/03/20
2019/09/08
2019/06/19
OTTT (One Two Three Trio)
Parafrasando Marguerite Yourcenar direi che "vivrei molto male in un mondo senza musica".
Suonare il pianoforte, converrete tutti, è un'attività bellissima, ma comporre musica lo è ancora di più. Immaginare temi e metterli nero su bianco, su pentagramma, per poi condividerli con altri musicisti è un atto creativo, coinvolgente, emozionante.
Così è nato il trio OTTT, con l'intento di suonare brani originali (solo brani originali!) ed arrangiarli per questa specifica formazione sfruttando anche la grande capacità solistica e di improvvisazione dei miei due compagni di viaggio. Tutto qui.
Ecco allora le nostre atmosfere di latin jazz, di blues, di bossanova...
OTTT
(One Two Three Trio)
Marco Lorenzo Faustini, pianoforte e composizione
Hector Faustini Mendo, contrabbasso
Edoardo Mariotti, cajon e percussioni
* tutti i brani eseguiti da OTTT sono depositati presso Copyright House
Contatti:
tel. 347 4678526
faustinator@gmail.com
Suonare il pianoforte, converrete tutti, è un'attività bellissima, ma comporre musica lo è ancora di più. Immaginare temi e metterli nero su bianco, su pentagramma, per poi condividerli con altri musicisti è un atto creativo, coinvolgente, emozionante.
Così è nato il trio OTTT, con l'intento di suonare brani originali (solo brani originali!) ed arrangiarli per questa specifica formazione sfruttando anche la grande capacità solistica e di improvvisazione dei miei due compagni di viaggio. Tutto qui.
Ecco allora le nostre atmosfere di latin jazz, di blues, di bossanova...
OTTT
(One Two Three Trio)
Marco Lorenzo Faustini, pianoforte e composizione
Hector Faustini Mendo, contrabbasso
Edoardo Mariotti, cajon e percussioni
* tutti i brani eseguiti da OTTT sono depositati presso Copyright House
Contatti:
tel. 347 4678526
faustinator@gmail.com
video:
2018/06/24
Galasso-Olivieri Jazz Duo in concerto a Manduria
Galasso-Olivieri Jazz
Duo in concerto a Manduria
Una piacevole serata nel segno della tradizione jazzistica
Un duo elegante e affiatato che
affonda profondamente le radici nel puro mainstream. Sabato 30 giugno, ore
22:00, al Bar dell’Angolo (Via degli Imperiali, 14 – Manduria) di Carmelo
Massafra, Fabrizio Galasso (sax
tenore) ed Eddy Olivieri (piano)
daranno vita a un live incardinato su alcuni memorabili standard jazz che hanno
fortemente segnato un’epoca di questo fascinoso genere musicale, il tutto locupletato
da un sopraffino senso dello swing connaturato al DNA di questi due brillanti
jazzisti. Sanguigno bopper, sassofonista dal fraseggio fluente, limpido, dal
suono caldo e corposo, Galasso è un
talento del jazz nostrano. Nel corso della sua attività concertistica ha
calcato il palco insieme a svariati musicisti di spicco del panorama jazzistico, fra i quali: Mala Waldron, Phil Maturano,
Maurizio Giammarco, Nico Morelli, Luca Alemanno, Paolo Recchia,
Daniele Gorgone, Francesco Angiuli, Roberto Ottaviano. Le sue qualità musicali sono state apprezzate
anche fuori dai confini nazionali, in Paesi come Germania e Olanda. Olivieri è un pianista enciclopedico,
dall’infinita esperienza, dal tocco vellutato e dalla colta musicalità. Nell’arco
della sua carriera, trascorsa per molti anni negli Stati Uniti, ha collaborato con diversi giganti del jazz mondiale,
come Chet Baker, Lee Konitz, Billy Higgins, Toquinho,
Elza Soares, Jim Porto, Steve Grossman,
Alfredo Paixao, Frank Wilson, Earl Palmer,
solo per citarne alcuni. Galasso-Olivieri
Jazz Duo è un binomio sinonimo di energia swingante e raffinatezza
comunicativa. Un concerto ideale per tutti i cultori del jazz indissolubilmente
legati alla tradizione.
2018/03/27
2018 03, Magip
x
Magip, il nuovo album
firmato GB Project
Uscito ufficialmente il 16 marzo 2018, disponibile in copia
fisica e sulle principali piattaforme digitali, Magip è il nuovo capitolo
discografico firmato GB Project,
formazione costituita da Alessandro
Scala (sax soprano e sax tenore), Gilberto
Mazzotti (pianoforte e piano elettrico), Piero Simoncini (contrabbasso), Michele Iaia (batteria) e dallo special guest Simone Zanchini (fisarmonica). Licenziato dall’etichetta Alfa Projects, marchio registrato della
nota casa discografica Alfa Music, Magip
è un album che consta di otto brani originali scaturiti dall’ingegno
compositivo di Mazzotti. Questo
disco è stato concepito in pieno solco modern jazz, adornato da venature
fortemente tendenti al contemporary jazz, in cui un accattivante sound e un
groove corposo ne rappresentano il leitmotiv. Il tutto impreziosito da una
godibile cantabilità dei temi e da una contagiosa spontaneità comunicativa.
2018/01/24
Alberto la Neve & Fabiana Dota, Lindenbrock
Di primo impatto verrebbe da dire: velleitario questo “Lindenbrok”, come l’eponimo eroe del “Viaggio
al centro della Terra” di Jules Verne.
Ambizioso, forse un po’ troppo. Ma non ci hanno insegnato
che la fortuna aiuta gli audaci?
Del resto il buon Alberto
La Neve, che ben conosco, non è nuovo a questi equilibrismi (non avevo
invece mai ascoltato Fabiana Dota ma
non posso che apprezzarne le qualità musicali, dopo questa prova).
Credo che il segreto di questa musica sia il nascondere, il
mimetizzare dietro quella che sembra una sorta di spontanea jam session, una buona dose di organizzazione
dei materiali, dei temi, delle variazioni.
I loop si
inanellano con fluidità, stratificandosi poco alla volta a comporre tappeti di
tappeti, e ciò vale sia per il sax di Alberto che per la voce di Fabiana, il
tutto a dare l’impressione di qualcosa di istintivo, di improvvisato.
Il risultato, lo confesso nonostante il mio iniziale
scetticismo, è notevole. Ipnotico, rilassante, ci avvolge nelle proprie spire ed
i progressivi slittamenti di tono spingono i brani, lunghi e distesi quasi con
sensualità, a prolungare il piacere dell’ascolto.
Di nuovo non posso che parlar bene di un’operazione
lontanissima da logiche commerciali e dalla volgarità corrente. Spero solo che
Alberto e Fabiana mi invitino ad un loro evento live. Sono certo che troverei
la conferma ad un giudizio che non può essere che fortemente positivo.
Complimenti di cuore!
Marco Lorenzo Faustini, 2018
2017/12/19
Desiato-Losacco-Nisi Special Trio in concerto al Bar dell’Angolo
Desiato-Losacco-Nisi
Special Trio in concerto al Bar dell’Angolo
Da Coltrane a Mingus, passando per altri giganti della storia del jazz
Martedì 26 dicembre, ore
22:00, al Bar dell’Angolo di Carmelo Massafra (Via degli Imperiali, 14 – Manduria) Desiato-Losacco-Nisi Special Trio, inedita formazione pianoless
costituita da Francesco Desiato
(flauto), Antonello Losacco
(contrabbasso) e Marcello Nisi
(batteria), proporrà un repertorio incardinato su alcune perle compositive
autografate da John Coltrane e Charles Mingus, vere e proprie icone
sacre del jazz, nonché qualche brano siglato da altri leggendari musicisti di
questo genere. Desiato è uno fra i più interessanti e creativi
flautisti jazz italiani. Il suo stile è improntato su un particolare utilizzo
dell’humming, di tipo contrappuntistico. Profondo ricercatore del suono, in
possesso di un vivido estro armonico e incline alla sperimentazione, nell’arco
della sua carriera ha condiviso palco e studio di registrazione insieme a uno
stuolo di jazzisti di rango internazionale, tra i quali: Bobby Durham, Karl Potter,
Tony Monaco, Ray Mantilla, Francisco Mela,
Irio De Paula, Paul McCandless, Bobby
Watson, Rick Margitza, Roberto Gatto, Stefano Bollani, Rosario
Giuliani, Fabrizio Bosso, Luca Aquino, Dario Deidda, Massimo Faraò, Roberto Tarenzi, Flavio Boltro, Gegè Munari,
Giorgio Rosciglione. Le sue qualità
artistiche sono state apprezzate anche fuori dai confini italici, come, ad
esempio, in Lituania e Giordania. Fulgida promessa del jazz
nostrano, Losacco è un
contrabbassista e bassista estremamente poliedrico, dallo spiccato senso
melodico. Nel suo curriculum annovera svariate e prestigiose collaborazioni con
musicisti del calibro di Sarah Jane
Morris, Mark Sherman, Roberto Ottaviano, Giovanni Falzone, Nicola
Pisani, Dino Plasmati, Alessandro Di Liberto, Mimmo Campanale, solo per citarne
alcuni. Dal drumming complesso, articolato e mai amorfo, Nisi è un batterista capace di creare una costante tensione
ritmica, specialmente grazie a un abbondante e sapiente uso della poliritmia.
Nel corso della sua attività concertistica ha calcato i palchi al fianco di una
pletora di musicisti blasonati a livello nazionale e mondiale, tra cui: Benny Golson, Sonny Fortune, Miroslav
Vitous, Philippe Catherine, Bob Franceschini, Martin Gjakonovski, Greg
Burk, Ron Seguin, Robert Bonisolo, Antonio Faraò, Carlo Atti,
Michael Rosen, Paolo Di Sabatino, Aldo
Vigorito, Martin Jacobsen, Luca Alemanno. Il suo talento ha
brillato all’estero, in nazioni quali: Germania,
Russia, Belgio, Svizzera, Montenegro, Albania, Galles. Il live
firmato Desiato-Losacco-Nisi Special
Trio sarà un gradito regalo natalizio per tutti gli autentici cultori della
buona musica, in particolar modo del jazz.
2017/12/13
“Lidenbrock – Concert for sax and voice”
“Lidenbrock – Concert
for sax and voice”, il nuovo album di Alberto La Neve e Fabiana Dota
Pubblicato ufficialmente il 15 dicembre 2017, disponibile in copia
fisica e sulle più importanti piattaforme digitali, Lidenbrock – Concert for sax and
voice è il nuovo progetto discografico del sassofonista/compositore Alberto La Neve e della cantante Fabiana Dota. Edito dalla giovane
etichetta Manitù Records, è un disco
colmo di suggestioni pervasive, che rifugge tendenzialmente da qualsiasi
classificazione di genere musicale. Fortemente ispirato alla figura di Otto Lidenbrock, personaggio che nel noto romanzo fantastico di Jules Verne intitolato Viaggio
al centro della Terra (nell’originale lingua francese Voyage
au centre de la Terre) veste i panni di un iracondo, tenace ed erudito
professore di mineralogia, Lidenbrock – Concert for sax and voice
è un album concepito come una sorta di suite, che consta di quattro brani originali
scaturiti dalla fecondità compositiva di La
Neve. Il sagace utilizzo dell’elettronica rappresenta un elemento caratterizzante
di questa creatura discografica, dalla quale trasuda manifestamente la
riconoscibile e ben definita identità artistica di Alberto La Neve e Fabiana
Dota.
2017/11/29
2017 11 28 Cory Henry & the Funk Apostles all'APdM, Roma
Un aggettivo sintetico per definire la serata? Elettrizzante!
Ma andiamo per ordine. Mentre il ns. eroe nasceva in quel di Brooklin, era l'anno del Signore 1987, il sottoscritto trascorreva belle mattinate in una Harlem che, dalla 125a strada in su, era un mondo a sé. Arrivava dalle chiese metodiste, battiste, luterane del 7o giorno e via dicendo, una musica avvolgente, le voci profonde, intonate dei godspell e dei blues. Entravi in quei luoghi in punta di piedi e dopo un po' ti ritrovavi a cantare le lodi del Signore: Jesus is love, bro, Jesus is love!
In fondo Cory Henry è figlio legittimo di queste radici: soul, funky, bass&drums, dance. Ma è figlio di un messaggio più profondo, di un desiderio, una missione quasi, di portare un po' di sorrisi, un po' di amore su questo pianeta dolente.
Amore è la parola tabù di questi tempi. Dichiarare l'amore è come firmare una resa, è come palesare il proprio fallimento, è esser derisi e considerati sciocchi ed ingenui.
Cory ci parla con voce suadente, caldissima, cerca di metterci a nostro agio, are you OK, is everything fine? e la sua musica ci spande per la sala Sinopoli e perfino un cinico recensore come me si lascia prendere dal ritmo, dalle movenze di questo organista - cantante - officiante - sciamano - derviscio rotante.
Da Staying Alive a Stevie Wonder, da pillole di John Coltrane e di spiritual la band (batteria, basso elettrico, chitarra elettrica, tastiere, coriste -da 10 e lode- ed ovviamente Hammond B3 e synth) ci risucchia per quasi due ore in un vortice giocoso, accarezzandoci con ritmi lentissimi che virano verso cadenze sferzanti che ci fanno saltellare sulle poltrone fino all'euforia delle folli notti newyorkesi e ci ritroviamo tutti un po' smarriti a ballare uno sull'altro.
Ciascun elemento del gruppo si prende i propri spazi e, al di là delle ineccepibili doti individuali, quel che colpisce è il suono compatto, frontale, controllato nelle dinamiche e la grande capacità di transizione da un brano all'altro, da una tonalità all'altra, da un ritmo all'altro. Sotto questo aspetto le maggiori difficoltà, e dunque il maggior merito, va proprio a Cory e alle sue due splendide back vocalist.
E dunque quando usciamo, in una nottata improvvisamente umida di pioggia il nostro cuore è un po' più sollevato. Il mio almeno. E così sia.
Grazie a tutti,
Marco Lorenzo Faustini, 2017
2017/11/18
2017 11 17, Tigran Hamasyan alla Chiesa Metodista, Roma via XX Settembre
Non me ne vogliano i metodisti della chiesa di via XX settembre: fredda come una tomba, con improbabili luci rosso/blu, una location da film del primo Dario Argento.
Ma veniamo al nostro Eroe: a chi somiglia questo bimbo? Ognuno ci vede quel che vuole, quel che sa. Debussy? E Debussy sia, oppure per fare i colti, sapendo come si scrive, a Chačaturjan, visto che armeno era pure lui.
Sta di fatto che il buon Tigran ci trascina in un personale universo diafano, che a malapena ci fa scorgere i contorni delle cose, cadenzato quel tanto che basta per non perderci nella nebbia, tamburi nella notte gli 88 tasti del suo microcosmo, e ci guida su territori che poche umane impronte hanno visto.
Del resto non siamo fatti della stessa sostanza dei sogni? Non siamo convenuti qui, in fondo, scansando la pioggia nerastra di Roma, per perderci un po' ed, auspicabilmente, per ritrovarci?
Frammenti di temi jazz si innestano su melodie dolci inzuppate di materna malinconia. Il problema è che da quel grembo dovremo distaccarci, un giorno o l'altro.
(passa un'ambulanza a sirene spiegate)
A quale genere vogliamo associare questa musica, che si inscrive in circonferenze complesse, slittamenti progressivi della tonalità, una ricerca di piacere condotta da un esperto amante che conosce i tempi giusti e lascia risuonare anche le pause, i silenzi?
Magari ci asteniamo dal classificare tutto questo nello scomparto giusto e ci limitiamo a dire che essa va etichettata tra le cose belle e, ancora meglio, affinando la mira, tra quelle cose profonde che fanno risuonare, dentro le nostre anime corrotte ed i nostri cuori di pietra, corde che avevamo dimenticato esistessero.
(domanda estemporanea)
La coppia di hipster gay o gay hipster si scambia sguardi d'intesa. Avranno trovato quel che cercavano? Perché alle volte ci sono opere d'arte che, a guardarle troppo a lungo, si perde la fede come il Cristo Morto di Holbein... cioè tu vai lì che credi e torni a casa che non credi più...
(fine domanda estemporanea)
Se non fosse per il graditissimo e richiestissimo bis il concerto finirebbe come la colonna sonora di un film che sfuma i titoli di coda con la pioggia che cade su un tappeto di foglie autunnali ma invece...
(finale)
... il piccolo Tigran ci sorprende con un finale grandioso alla 'Great Gate of Kiev' di mussorgskyana memoria, per la gioia del piccolo sottobosco di telefonini che, anime tremule, provano a dire al mondo io esisto o almeno... io c'ero!
Ossia che bellissimo. Senza parole. Ciao.
Marco Lorenzo Faustini
Copyright House 2017
http://www.tigranhamasyan.com/
2017/11/06
Alessandra Sulpasso ed Eddy Olivieri Jazz Duo in concerto
San Martino in jazz al
“Bar dell’Angolo”
Sabato 11 novembre, ore 22:00, Alessandra Sulpasso ed Eddy Olivieri
Jazz Duo in concerto
Un viaggio nei meandri della
tradizione jazzistica, attraverso una personale e raffinata reinterpretazione
di alcuni celeberrimi standard che hanno lasciato un segno indelebile nella
storia del jazz. Sabato 11 novembre, ore 22:00, al Bar
dell’Angolo (Via degli Imperiali,
14 – Manduria) di Carmelo
Massafra, Alessandra Sulpasso
(voce) ed Eddy Olivieri (pianoforte)
daranno vita a un concerto ad hoc per tutti gli amanti della buona e vera
musica. Cantante poliedrica, dal timbro ammantante e dalle spiccate doti comunicative,
Alessandra Sulpasso ha calcato il
palco al fianco di numerosi jazzisti blasonati a livello nazionale e
internazionale, fra cui: Dennis Chambers,
Aaron Spears, Deborah J. Carter, Kim Plainfield,
Phil Maturano, Eddy Palermo, Fabio
Zeppetella, Massimo Moriconi, Luca Alemanno, Maurizio Dei Lazzaretti, Giuseppe
Bassi, Ettore Carucci, Gaetano Partipilo, Maurizio Rolli. Olivieri
è un pianista enciclopedico, dalla sconfinata esperienza, che brilla per un
sopraffino senso melodico. Nel corso
della sua attività concertistica ha collaborato con nomi altisonanti del jazz
mondiale, tra i quali: Chet Baker, Lee Konitz, Billy Higgins, Toquinho,
Elsa Soares, Jim Porto, Steve Grossman,
Alfredo Paixao, Frank Wilson, Earl Palmer.
Il live firmato Alessandra Sulpasso
& Eddy Olivieri Jazz Duo è sinonimo di qualità ed eleganza. Un
appuntamento imperdibile, nel segno della cultura e della passione per un’arte
eccelsa come la musica.
2017/08/11
Alessandra Sulpasso Standards Trio al “Bar dell’Angolo” sabato 12 agosto alle ore 22:00
Il fascino del jazz nel
centro storico di Manduria
“Alessandra Sulpasso Standards Trio” al “Bar dell’Angolo” sabato 12
agosto alle ore 22:00
Un tuffo negli standard jazz, sabato 12 agosto alle ore 22:00, al caratteristico Bar dell’Angolo di Carmelo Massafra (via degli
Imperiali, 14 – Manduria), situato nel centro storico manduriano. Alessandra Sulpasso Standards Trio,
formazione costituita da Alessandra
Sulpasso (voce), Eddy Olivieri
(piano) e Francesco Mariella
(contrabbasso), proporrà un repertorio improntato su alcuni fra i brani
originali più significavi autografati da svariati e leggendari jazzisti. Alessandra Sulpasso è una cantante
versatile, dalla vocalità intensa e raffinata, assai espressiva specialmente
nelle ballad, con una spiccata attitudine per il latin jazz. Nel corso della
sua attività concertistica ha condiviso il palco con numerosi musicisti di
statura nazionale e mondiale, tra i quali: Dennis
Chambers, Deborah J. Carter, Aaron Spears, Kim Plainfield, Phil
Maturano, Luca Alemanno, Eddy Palermo, Massimo Moriconi, Maurizio
Dei Lazzaretti, Fabio Zeppetella,
Maurizio Rolli, Giuseppe Bassi, Ettore
Carucci, Gaetano Partipilo. Profondo
conoscitore della tradizione jazzistica,
Olivieri è un pianista molto sensibile, dal tocco vellutato. Nell’arco
della sua lunga carriera ha avuto l’opportunità di collaborare con diversi
jazzisti di fama internazionale, tra cui: Chet
Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Jim Porto, Toquinho, Elsa Soares, Billy Higgins, Alfredo
Paixao, Earl Palmer, Frank Wilson. Francesco Mariella è un contrabbassista di notevole esperienza,
sopraffino, dall’innato senso melodico. Nel suo ricco palmares annovera
collaborazioni di prestigio al fianco di musicisti noti in tutto il mondo,
come: Steve Grossman, Tony Scott, Eddie Henderson, Eliot
Zigmund, Jack Walrath, Mark Sherman, Fred Hanke, Andrea Pozza,
Fabio Morgera, Massimo Faraò, solo per citarne alcuni. Il live firmato Alessandra Sulpasso Standards Trio
consentirà a tutti gli avventori, jazzofili e non, di trascorrere una serata
estremamente piacevole, in compagnia di ottima musica.
2017/08/04
Cortale_XIV edizione di Jazz&Vento
Tutto pronto a Cortale, nel Catanzarese, per la XIV edizione di Jazz&Vento, sotto la direzione artistica di Franco Suppa che alle 18.30 di domenica 6, ripeterà il rito propiziatorio per aggraziarsi i favori di Eolo durante le due serate di altissimo livello, con un suadente canto lirico in località pellegrini\venuti. Quindi il festival entrerà nel vivo nella cornice di Piazza Cefaly, che alle ore 22, con ingresso gratuito, ritroverà i Doctor 3, formazione di grandi referenze composta da Danilo Rea (piano), Enzo Pietropaoli (contrabbasso) e Fabrizio Sferra (batteria), che si sono nuovamente uniti per riprendere insieme il viaggio interrotto tempo addietro, con nuove idee e rinnovato entusiasmo, unendo il patrimonio di crescita individuale del tempo trascorso in lontananza. Un modo di proporre jazz, quello dei Doctor 3, che esula da qualunque altro esempio in Italia, ma anche all’estero, la libertà creativa e la forte empatia che lega i tre musicisti li mette alla guida di un viaggio che si muove in maniera passionale seppur ordinata, in cui lo spettatore si sente continuamente coinvolto ma allo stesso tempo meravigliato, per l’ardimentosa scelta del repertorio, che spazia dal cantautorato italiano alla musica pop, tornando al prediletto jazz con incursioni nella classica, mescolandosi con le sonorità e ritmiche proprie dell’istinto dei tre musicisti, che vantano una carriera di livello assoluto e che proprio quest’anno tocca il ventennale di fertile, se pur discontinua attività. Lunedi 7 invece salirà sul palco il quartetto accreditato a Kenny Garrett, un formidabile altosassofonista che fra i suoi molti meriti ha quello di essere stato l’ultimo ad accompagnare in questo ruolo il divino Miles Davis. Nato 56 anni fa a Detroit, Garrett ha alle spalle più di trent’anni di carriera, decollata quando nel 1978, si è unito all’orchestra di Duke Ellington guidata dal figlio Mercer. Un passaggio decisivo per la formazione del musicista, come dimostrano le collaborazioni successive con Mel Lewis, Art Blakey, Freddie Hubbard, Woody Shaw, Marcus Miller, Herbie Hancock, Ron Carter, Chick Corea e Pat Metheny fra molti altri, senza ovviamente dimenticare il percorso dorato con Miles Davis. Ancora giovanissimo, Garrett si è anche imposto come leader: il suo primo disco da solista è del 1984, seguito da altre fortunate pubblicazioni per la Atlantic e la Warner. Negli ultimi anni le formazioni da lui guidate, pur nella varietà delle impostazioni dettate dal leader, sono state accomunate da una carica strabiliante di energia, con la quale il sassofonista è capace di coinvolgere il pubblico come pochissimi altri. In questa edizione di Jazz & Vento sarà commemorato Jaco Pastorius, l’indimenticabile fuoriclasse del basso elettrico, con una pregevole scultura in legno posizionata sul palco ad opera di Carlo Marinaro. Il festival è motivo d'orgoglio per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Scalfaro e per l'assessorato alla Cultura retto da Simona Papaleo
Legittima la soddisfazione di Simona Papaleo, assessore alla Cultura del Comune di Cortale: “Un edizione sfavillante, nel segno della continuità e della qualità avallate dalla nostra amministrazione guidata dal Sindaco Francesco Scalfaro.” A lei fa eco il trombettista Franco Suppa, uno dei decani del jazz calabrese: “Dedicheremo questa edizione alla memoria di Jaco Pastorius, uno dei miei riferimenti assoluti, ci sarà anche una sorpresa che ha coinvolto un altro artista calabrese, presto forniremo maggiori dettagli.”
Mi dice la mia casa: “non abbandonarmi, il tuo passato è qui.”. Mi dice la mia strada: “vieni seguimi, io sono il tuo futuro.”.E io dico alla mia strada, e alla mia casa: “non ho un passato, non ho futuro. Se resto qui, c’è un andare nel mio restare, se vado là c’è un restare nel mio andare." Solo l’Amore e la Morte cambiano ogni cosa. (KG)
2017/07/24
CONCERTO DEL DUO FRESU - DI BONAVENTURA SUL CRATERE DEL VESUVIO IL 6 AGOSTO
VESUVIO IN MAGGIORE: CONFERMATO IL CONCERTO DEL DUO FRESU - DI BONAVENTURA SUL CRATERE DEL VESUVIO IL 6 AGOSTO. DA MARTEDÌ 25 LUGLIO AL VIA LA PREVENDITA.
Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura presenteranno un progetto inedito e speciale, dal titolo “Vesuvio in Maggiore”, sulla vetta del vulcano più famoso al mondo, nell’ambito del festival Pomigliano Jazz in Campania. Domenica 6 agosto, a quota 1200 metri sull’orlo del cratere del gran cono, il trombettista sardo e il compositore e bandoneonista marchigiano daranno vita a una performance unica, con un programma musicale concepito per il luogo che ospita l’esibizione. Il live acustico al tramonto sul cratere del Vesuvio, è un’esperienza dall’impatto emozionale forte, quasi irripetibile, sia per la magia della musica che per la straordinaria suggestività del posto.
Dopo i concerti di Richard Galliano e Marco Zurzulo (2014), del trio Maria Pia De Vito, Enrico Rava, Roberto Taufic (2015) e di Enzo Avitabile con Ashraf Sharif Khan, Gianluigi Di Fenza e il compianto Rino Zurzolo (2016), toccherà al duo Fresu - Di Bonaventura trasformare in musica le emozioni contrastanti evocate dal vulcano.
Il concerto sul Cratere del Vesuvio in questi quattro anni è stato un simbolo importante per il nostro festival e ha rappresentato un momento straordinario di promozione del territorio e del Parco del Vesuvio. Quest’anno, dopo i dolorosi fatti degli ultimi giorni, assume un significato ancora più evidente e urgente, che va oltre l’aspetto puramente spettacolare. È importante rinnovare quest’appuntamento non solo per il suo valore artistico e culturale, ma soprattutto come impegno civile e sostegno del Parco Nazionale del Vesuvio, sottolinea il direttore artistico di Pomigliano Jazz, Onofrio Piccolo.
Nei momenti bui della nostra storia, la musica spesso ha saputo, più di ogni altro mezzo di espressione umana, trasformare lo sgomento e la rabbia in messaggi di speranza e riscatto collettivo. Dopo la barbara aggressione che ha subito il nostro Parco in queste settimane, è importante che il 6 agosto dal Vesuvio si alzi con forza la voce di chi ama questa terra. Il fuoco ci ha ferito, ma non smetteremo mai di credere che la cultura, l'arte, la musica e la bellezza di un patrimonio naturalistico e di biodiversità che non ha eguali, siano quanto di più prezioso abbiamo, dichiara il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo.
Per il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo, il festival Pomigliano Jazz, che già negli anni scorsi ha contribuito alla valorizzazione dell’area vesuviana, con il suo prestigio rappresenta una prima occasione di rinascita culturale dei territori devastati dagli incendi ed un motivo di speranza valido, se accompagnato da un forte impegno generale.
Per Patrizia Spigno, fiduciaria della Condotta Slow Food Vesuvio, altro partner del festival, l’agricoltura vesuviana, caratterizzata quasi prevalentemente da piccole aziende familiari e da prodotti tradizionali di elevata qualità, ha assistito con enorme preoccupazione e dolore agli incendi che si sono susseguiti in questo periodo. Gli agricoltori vesuviani, però, non sono stati solo spettatori dell'enorme disastro ambientale che si è consumato, ma attori attivi collaborando con la protezione civile, le guardie forestali e i vigili del fuoco allo spegnimento dei diversi incendi.
I biglietti per assistere al concerto-evento che chiuderà la XXII edizione del festival Pomigliano Jazz in Campania (27 luglio – 6 agosto), si potranno acquistare da martedì 25 luglio, al costo di 25 euro più diritti di prevendita, sul circuito TicketOnLine – Azzurro Service (tel. 081 5934001) e nei principali punti vendita della regione. L’inizio del concerto è previsto alle ore 18, ma gli spettatori dovranno arrivare entro le 16.30 al piazzale quota 1.000 di Ercolano.
INFO PER GLI SPETTATORI: Per ragioni logistiche, oltre le ore 17 non sarà possibile unirsi al gruppo per raggiungere il luogo del concerto. Si chiede pertanto massima puntualità. Dal piazzale quota 1.000, dove sono situati punti ristoro e toilette, si risale a piedi il Gran Cono con le guide vulcanologiche, lungo una serie di tornanti panoramici che conducono fino all’orlo del cratere. L’escursione in salita è di media difficoltà e dura circa trenta minuti. Al concerto si assiste seduti a terra, con l’ausilio di cuscini. Al termine del concerto si ritorna al piazzale accompagnati delle guide. Equipaggiamento consigliato: indumenti comodi, scarpe sportive o da trekking, cappellino, felpa o k-way.
PER ULTERIORI INFORMAIONI SUL FESTIVAL E SUL CONCERTO:
tel. 081 8032810 – 331 3581151 - www.pomiglianojazz.com
2017/07/12
“Cercle Magique Trio”
“Cercle Magique Trio”
ospite della seconda anteprima del “Francavilla è Jazz” 2017
Il concerto è previsto per giovedì 20 luglio alle ore 21:30 in “Largo
San Marco”
Un disco in cui una sinergica
unità d’intenti regna sovrana, ornata da un profondo senso estetico e narrativo
che sgorga dall’animo di Nando Di
Modugno (chitarra), Vincenzo
Maurogiovanni (basso) e Gianlivio
Liberti (batteria). Cercle Magique, il nuovo album dalle
tenui tinte fusion e denso di coloriture mediterranee firmato Cercle
Magique Trio, licenziato dall’etichetta Dodicilune, sarà presentato giovedì
20 luglio in Largo San Marco,
ridente scorcio del centro storico di Francavilla
Fontana, in seno alla seconda
anteprima programmata per la IV edizione del Francavilla è Jazz, rassegna diretta in modo impeccabile dal
fervente jazzofilo Alfredo Iaia. Il
trio eseguirà i brani contenuti nel CD scaturiti dal vivido estro compositivo
di Di Modugno e Maurogiovanni, eccezion fatta per Raffish, brano originale
siglato da Ralph Towner. Nando Di Modugno è un chitarrista
estremamente maturo, dalla sconfinata esperienza. Il suo playing è cantabile,
lirico, ma allo stesso tempo torrenziale e vibrante. Le sue inestimabili virtù
artistiche sono state apprezzate anche fuori dai confini nazionali, in stati
quali Francia, Svizzera, Germania, Ungheria, Svezia, Australia, Grecia, solo per citarne alcuni. Ha
condiviso il palco al fianco di nomi eccellenti della musica mondiale, tra cui Ennio Morricone, Pierre Favre, Jay Rodriguez,
Nicola Piovani, Roberto Ottaviano e tanti altri ancora. Maurogiovanni è uno tra i bassisti italiani più interessanti e
completi della sua generazione. Il suo stile policromo ed evocativo si
incardina su un ricercato sincretismo comprendente jazz, fusion, musica
eurocolta e world music, dimostrazione tangibile della sua opulenza culturale e
musicale. Nell’arco della sua attività ha collaborato live e in studio con una
pletora di musicisti celebri a livello internazionale, come ad esempio: Dennis Chambers, John Stowell, Gene Jackson,
Aaron Spears, Guthrie Govan, Michael
Manring, Dominique Di Piazza, Phil Maturano, Robertinho De Paula e moltissimi altri ancora. Ha esportato il suo
talento anche fuori dall’Italia, in nazioni come Stati Uniti, Croazia, Germania, Svizzera. Nel 2007, al
rinomato Euro Bass Day di Verona, ha ottenuto il primo premio
come Miglior
Bassista Europeo Emergente. Nel 2010,
a Zagabria, ha conquistato il primo
premio in occasione del noto concorso internazionale Bass Master. Dall’approccio
ritmico leggiadro, coloristico, ma all’uopo incisivo e marcato, Liberti è un puro talento della
batteria jazz. Ha messo il suo drumming al servizio di numerosi e autorevoli
jazzisti, tra i quali Robert Bonisolo,
Yuri Goloubev, Paolino Dalla Porta, Stefano
Battaglia, Gianni Lenoci, Francesco Bearzatti, Giovanni Amato, Fabrizio Bosso, Gianluca
Renzi, Gaetano Partipilo, Mirko Signorile, Livio Minafra, Pino Minafra,
Piero Leveratto. Ha ben figurato
anche all’estero, in paesi come Belgio,
Francia, Olanda, Serbia, Austria, Montenegro, Albania. Il
live del Cercle Magique Trio è
garanzia di intense emozioni, grazie alla capacità dei tre protagonisti di scaldare
i cuori del pubblico che gremirà Largo
San Marco per la seconda anteprima del
Francavilla è Jazz 2017.
2017/03/27
Fulvio Palese Special Trio” in concerto al Bar dell’Angolo
Fulvio Palese Special
Trio” in concerto al Bar dell’Angolo
Una serata nel segno del jazz sabato 1 aprile alle ore 21:30
Sabato 1 aprile, alle ore 21:30,
l’accogliente Bar dell’Angolo (Via degli Imperiali, 14 – Manduria) di Carmelo
Massafra ospiterà il concerto firmato Fulvio
Palese Special Trio, una formazione costituita da Fulvio Palese (sax), Pietro
Vincenti (pianoforte e tastiere) e Francesco
Pennetta (batteria). Il trio eseguirà un repertorio comprendente alcuni tra
i più significativi standard del jazz congiuntamente a dei brani originali
autografati da Palese. Dal timbro
ricco, pastoso e riscaldante, Fulvio
Palese è un sassofonista che annovera un palmares zeppo di collaborazioni
live con svariati musicisti di caratura internazionale, tra i quali: George Cables, Jimmy Owens, John Hicks,
Joy Garrison, Goran Bregovic, Dennis
Chambers, Jerry Bergonzi, Javier Girotto, Phil Maturano, Gregory
Porter, Amii Stewart, Gianni Cazzola, Fabio Concato, Gegè
Telesforo, Mario Rosini, solo
per citarne alcuni. Vincenti è un
pianista dall’istintivo senso del blues, impreziosito da un ammiccante
fraseggio pentatonico. Nell’arco della sua carriera ha collezionato numerose
presenze sul palco al fianco di jazzisti assai blasonati, tra cui: Tiziana Ghiglioni, Attilio Zanchi, Marco
Tamburini, Christian Meyer, Fabrizio Bosso, Rosalia De Souza, Luca
Bulgarelli, Daniele Scannapieco,
Joe Pisto, Mia Cooper, Kelly Joice e
moltissimi altri ancora. Batterista poliedrico, dal groove particolarmente efficiente, Pennetta ha condiviso la scena con diversi musicisti molto
prestigiosi, tra i quali: Michael Rosen,
Martin Jacobsen, Nelson Perez, Pedro Pablo Martinez, Paolo
Di Sabatino, Pietro Ciancaglini,
Roberto Ottaviano, Vito Di Modugno, Rossana Casale, Luigi
Bonafede e tanti altri ancora. Fulvio
Palese, Pietro Vincenti e Francesco Pennetta sono tre jazzisti
decisamente affiatati grazie a una pletora di concerti tenuti insieme. Questo
trio (con Paolo Romano al basso e la
partecipazione di alcuni ospiti) è alle prese con la realizzazione di un nuovo
disco che sarà prodotto prossimamente dalla storica etichetta Alfa Music. Fulvio Palese Special Trio è una formazione capace di coinvolgere
brillantemente il pubblico e di farlo divertire. Dunque, questo concerto sarà
un’ottima occasione per trascorrere una serata piacevole e rilassante.
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