2016/08/28

2016 08 Ritorno a Riomma

Dopo un mese trascorso all`estero in una imprecisata località della Castilla Y Leon mi ritrovo a Madrid per prendere il volo che auspicabilmente ci riporterà a Riomma, capitale d`ITAGLIA.

Nelle capitale spagnola arrivare all'aeroporto Adolfo Suarez è piuttosto semplice. Con un supplemento di ben tre euro si raggiungono comodamente in metropolitana (linea 8)  i terminal 1,2,3 o 4 a seconda dei casi.

Ma quando arrivate a Riomma le cose non sono così semplici. Forse dal Leonardo da Vinci ce la potete anche fare a prendere il trenino che vi porta al Terminal Ostiense oppure alla Stazione Termini.

Ma se scendete al G.B. Pastine provate a prendere un taxi e fatemi sapere.

I taxi, di per sé, ci sono. Solo che non vogliono passare per la barriera che conta il numero di corse dallo scalo. Quindi l'ignaro turista polacco o francese, abituato alle regole del mondo civile, si mette in fila dove c`è il cartello giallo dei TAXI.

Il furbo taxista attende da lontano e non c`è modo di convincerlo ad avvicinarsi per seguire le regole.

Allora ieri sera ho telefonato al 112 e segnalato il fatto che un centinaio di persone attendevano in fila ordinata ma neppure un taxi passava per la corsia dedicata.

La risposta dell' operatore della Polizia di Stato: "i taxi sono un servizio privato e noi non possiamo intervenire". Mi permetto di replicare che a mio avviso i taxi sono un servizio pubblico ma non mi sembra di aver convinto il mio interlocutore che mi congeda con un "vedremo cosa si può fare".

Ormai sono trenta minuti che attendiamo e solo un taxi, una vera mosca bianca, ha fatto il giro previsto. I suoi altri colleghi si sbracciano di lontano. La gente è un po' confusa.

Qualcosa si muove alla distanza. E´ uno dei pullman che fanno servizio da Ciampino a Termini.

Ci avviciniamo col nostro carico di valige ed incrociamo uno dei taxisti "furbi".

"Io la Polizia l'ho avvisata" gli dico.

E quello "Ma non l'ha vista l'ora? E poi la sbarra è rotta".

Bastardo.

Riusciamo a prendere l' ultima corsa del bus Terravision che però ci lascia a Termini, in una via Giolitti avvolta nell'oscurità. Recuperiamo i bagagli e ci godiamo la vista di tanti africani che sonnecchiano sui cartoni, sotto le pensiline. Dopo infinite rampe di scale mobili (in questo caso tutte immobili) arriviamo a prendere l'ultima corsa del metro.

A San Paolo Basilica trasciniamo i bagagli oltre il tornello. C'è la tipica solerte impiegata nel gabbiotto che, piedi sul bancone, telefono appiccicato all'orecchio, non ci degna di ragguagliarci sul fatto che i cancelli su via Giustiniano Imperatore sono già chiusi.

Ritorniamo all'uscita di via Gaspare Gozzi (quella è ancora aperta, mi pregustavo già una notte bloccato in stazione, questi sono capaci di tutto).

Un ultimo slalom in una galleria, tra pisciate di cani e cristiani (ma forse pisciano anche gli islamici) ed il ritorno al casa è completato.

Benvenuti a Riomma... anzi bentrovati!

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