Con i trasporti allo sbando, la spazzatura che raggiunge alte e non retoriche vette, la Metro "C" che è finita (guarda caso) ancora nell’occhio della magistratura ovviamente la priorità per la Città Eterna (così chiamata per l' "eternit” sparso a piene mani su tutto il suolo comunale) è la realizzazione dello Stadio a Tor di Valle.
La vera, la autentica priorità per noi tutti i cittadini. Lo Stadio e le Olimpiadi sono la coppia vincente che ci traghetterà, in allegria, verso un futuro roseo.
Ora sento già levarsi il coro dei grandi urbanisti, tutti esperti e fini conoscitori dell’arte di Vitruvio accompagnato dal clamore dei tanti insigni economisti (della domenica) che affermano che la mancata realizzazione dell'opera rappresenterebbe una grande occasione perduta, quando ormai una folla di investitori privati era pronta, i soldi in bocca, a finanziare il grande progetto.
Senza entrare nelle polemiche su Berdini, su Verdini o su Verdone ( tutti personaggi dei qualio mi interessa assai poco) mi permetto di ricordare una vicenda che, per certi aspetti, rassomiglia e non poco all' "affaire" Stadio.
Mi riferisco alla la vicenda della autostrada A35, la cosiddetta BREBEMI. Anche lì l’affare era sicuro, il pubblico non avrebbe sborsato una lira (pardon un euro), l'opera era necessaria, impellente, un autentico business che avrebbe reso tutti felici e contenti.
Ma ecco qualche dato (mi scuso di prelevarlo tal quale da Wikipedia).
***L'autostrada, che la società di gestione dichiara essere stata realizzata in finanza di progetto, aveva un costo preventivato di circa 1 420 milioni di euro, a carico dei privati che pianificavano il rientro della cifra investita tramite l'incasso dei pedaggi; al momento dell'inaugurazione, tuttavia, i costi erano lievitati fino a 2 400 milioni di euro, in gran parte coperti dalla Banca europea degli investimenti (prestito da 700 milioni) e dalla Cassa depositi e prestiti (820 milioni). Inoltre l'elevato pedaggio (circa 15 eurocent/km contro i 7 dell'A4 che copre lo stesso percorso) e il fatto che l'autostrada sia sostanzialmente un doppione del preesistente tratto di A4 che collega Milano a Brescia hanno fatto sì che il traffico previsto di 60 000 veicoli al giorno, ritenuto necessario per rientrare dell'investimento in tempi ragionevoli, non sia mai stato raggiunto, attestandosi altresì sulle 20 000 unità; il governo italiano, con la legge finanziaria del 27 dicembre 2014, e la Regione Lombardia hanno quindi stanziato complessivamente 360 milioni di euro; il primo, sotto la denominazione di Fondo interconnessione tratte autostradali, ha stanziato 300 milioni erogabili in quindici tranche annuali di 20 milioni dal 2017 al 2031, mentre la seconda ha stanziato 60 milioni; la manovra è stata ampiamente criticata da vari politici e da Legambiente, che hanno sottolineato sia l'inutilità dell'autostrada, incapace di finanziarsi con il proprio traffico, sia l'inopportunità di finanziare con denaro pubblico un'opera approvata sotto la condizione che dovesse essere interamente finanziata da privati; per quanto riguarda altresì i finanziamenti promessi dalla Regione Lombardia, le polemiche hanno riguardato l'inopportunità di elargire 60 milioni di euro a una struttura in perdita invece di finanziare sanità e istruzione pubblica nella Regione.***
Mi colpisce il parallelo tra le due vicende. Prendetelo come un ragionamento da padre di famiglia. Lascio a menti più fine la prosecuzione del dibattito.
"A riveder le stelle" Dante, Inferno XXXIV
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