Debbo raccontarvi un episodio: stavo ascoltando questo “Lost in The Jungle “ ed ero nel traffico/giungla della Città Eterna. Mia madre (ultraottantenne) mi dice: “Ma questa musica è splendida!”. Facendo il critico musicale sono costretto a replicarle “Beh, sì, è molto buona”, ma le rispondo in questo modo solo per mantenere il mio status di impassibile osservatore/ascoltatore delle cose musicali che mi vengono proposte.
Ma ora vi dico: questa musica è veramente molto, molto buona! Ha tutta l’energia degli Yellowjackets degli anni migliori (gruppo mitico del quale fanno parte Mintzer, Ferrante ed Haslip). E gli altri? Chiazzolino, Branca e D’Eri ci stanno dentro alla grande, sempre all’altezza di un CD pieno di ritmo, di idee, di eleganza.
Ragazzi questa è la fusion che tutti vorrebbero fare ma che pochi riescono a realizzare, un prodotto di grande classe, suonato con eleganza, tecnica da vendere (e da invidiare), un flusso di idee, di spunti colorati, caldi, appassionati. Dico questo perché spesso musicisti dotati di tanta tecnica finiscono per diventare spaventosamente autoreferenziali. Si “suonano addosso” come suol dirsi, mentre qui la spinta in avanti è instancabile, inarrestabile.
I sette brani scorrono via in un istante e riascoltarli consente di cogliere le tante sottigliezze e la personalità dei brani, gli stacchi di batteria, le frasi di un basso da trascrivere ed imparare a menadito! Se poi vogliamo parlare di Bob Mintzer o di Russel Ferrante allora ordiniamoci una pizza e passiamo assieme una bella serata. Il primo l’ho conosciuto a New York City, una macchina di improvvisazione. Il secondo è un fine pianista oltre che un grande didatta.
Insomma: un CD da ascoltare e da studiare con attenzione. C’è un grande passato ma, consentitemi, anche una bella apertura al futuro.
Alla prossima!
Bob Mintzer - sax
Russel Ferrante – piano
Dario Chiazzolino - guitar
Pino D'Eri - bass
Jimmy Haslip - bass
Gianni Branca - drums
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