The Drops "Spray"
Federico Casagrande, chitarra
Christophe Panzani, tenero sax
Ferenc Nemeth, batteria
Com'è questo CD? L'impronta di Federico Casagrande (1) è assai riconoscibile con quelle sue 'linee' (o meglio 'spezzate') che percorrono strani pattern che richiedono all'ascoltatore un grande atto di fiducia. Ma per fortuna arrivano anche, a tratti, lunghi momenti di respiro, giusto per prendere il fiato, dove un'inaspettata dolcezza ci coglie piacevolmente di sorpresa.
E' una scelta molto precisa, quella dell'artista, considerando la notevole tecnica e l'immaginazione che egli dimostra di avere, quella di cercare sfide difficili. Ma evidentemente il Nostro è coriaceo, convinto, e a ragione direi, di seguire le proprie intuizioni fino alle conseguenze estreme. Anche una formazione del genere, a ben pensare, non è di facile fruibilità: la mancanza di un basso costringe, quasi naturalmente, ad una ridefinizione delle consuete mappe mentali. Ed il risultato è una musica che della contemporaneità ha tutte le nevrosi, tutte le contraddizioni, risolte però in una spinta in avanti, progressiva ed irresistibile.
Degno socio di questa impresa (che è iniziata nel 2008 portando gli artisti in un'intensa attività di tour) (2) è Christophe Panzani, sassofonista francese con un background fatto di molte e variate collaborazioni (Carla Bley, Steve Swallow, Andy Shepard).
Il CD è tutto un alternarsi di spunti drammatici e momenti di relativa quiete, un citare di stili, assumere sembianze, con molti cambi di divisione metrica, molte variazione di intensità e di dinamica, aiutate dalla batteria di Ferenc Nemeth che ben colloquia con i mutevoli umori dei due solisti.
Un gruppo che certamente offre molti elementi di riflessione, ma che suppone una disponibilità, come detto, da parte dell'ascoltatore, a seguire (proseguire) un percorso non facile ma certamente molto stimolante.
Vista la difficoltà di recensire questo materiale tanto ribelle per comodità del lettore riclassifico i brani secondo macrocategorie del tutto soggettive ed estemporanee:
Brani "isterici":
- Pouff: (FC)
Brani "lirici":
- First Drop (FC)
- Shinjuku Gyoen (CP)
- Am I living? (FC) (*)
- L'art du dehors (CP) (*)
- Birth (FC)
- Sotto Voce (CP)
Brani un po' a metà strada tra "isterici" e "lirici":
- Lost (FC)
Brani strazianti l'anima:
- The Storyteller (FC)
- Nounours (FC)
E con questo chiuderei salutandovi tutti.
Marco Lorenzo Faustini, 2014
(1) Una precedente recensione di Casagrande è su:
http://lobetablog.blogspot.it/2012/05/federico-casagrande-ancient-battle-of.html.
(2) Per vedere il trio in azione, con Gauter Garrigue al posto di Ferenc Nemeth, potete guardarvi il video su: http://vimeo.com/39941558.
(*) I miei brani favoriti.
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