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2013/02/16
2013 02 15 MARCIO RANGEL & FLAVIO BOLTRO ALLA CASA DEL JAZZ
Marcio Rangel, chitarra acustica & looper
Flavio Boltro, tromba
Chi mi conosce sa che odio il calcio e ancor di più le metafore calcistiche. Però questa sera mi tocca fare un'eccezione dato che questo musicista brasiliano, mancino che suona con le corde 'normali', ha pensato bene di dedicare un brano a Manuel Francisco dos Santos detto "Garrincha", autentica gloria del calcio nazionale.
E di qui non si scappa: il Rangel e il Boltro hanno dribblato tra tanti stili, sempre in salsa brasileña, ma con emozioni che si sono spinte dal samba, alla bossa per poi scivolare dolcemente nel blues, nel jazz e nel flamenco.
Una formazione particolare, una sfida che, con altri attori, sarebbe potuta risultare monotona. Invece Boltro & Rangel ci hanno deliziato con le loro invenzioni, muovendosi agili da uno stile all'altro, con una freschezza ed una spontaneità assolutamente accattivanti.
Senza fretta hanno dispiegato con sapienza le loro mercanzie e ce le hanno vendute per benino. Così dalla jobiniana "Wave" alla composizione originale "Dois Amores", complice un looperino Boss da 200 euro, con il quale il Rangel si autocostruiva una base di accompagnamento in tempo reale, si siamo lasciati trasportare per 75' da belle invenzioni, da piccole finezze, da tanta simpatia e ritmo.
Boltro, dal canto suo, non si è tirato indietro, sfoggiando il suo bellissimo suono e la sua testa capace di adattarsi con grande flessibilità alle diverse situazioni ed emozioni sonore.
Insomma, alla Casa del Jazz si continua, anche a budget ridotti, a fare belle cose. Musicisti bravi ce ne sono e un'occasione come quella odierna ci dà la possibilità di conoscere questo musicista per noi del tutto inedito (Boltro, di converso, alla CdJ è di casa, se consentite il gioco di parole, avendo suonato qui già nel giorno dell'inaugurazione).
Insomma una bella serata di musica molto piacevole, ricca di stimoli e di ispirazione. Bravi bravi!
Marco Lorenzo Faustini
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