Ho installato, sul mio Dell domestico, uno di quei programmi che gestiscono tracce musicali.
Ora considerando che sul mio hard disk ce ne sono a migliaia, tutte rigorosamente classificate (sono un "Vergine" non lo scordate mai), ed ordinatamente suddivise in tante cartelle e sottocartelle, mi sono divertito a sentirmi Dio e a lanciare una sequenza random.
E il mio computer ha iniziato, collegato ad un Technics SU-VU500 class AA e a due casse Arbour Indiana Line -che hanno i loro begli anni ma fanno ancora la loro figura- a sputar fuori:
Graham Nash ("Song for Beginners"), poi Marais (che non so neppure bene chi sia, mi pare si chiamasse Marin,che il Signore lo tenga nella Sua Gloria), poi Maria Pia De Vito ("Phonè", interessante davvero!), poi Johannes Brahms ("Concerto n° 2 in si bemolle maggiore Op. 83 - Allegro non troppo") (che fortuna!).
Ve lo giuro che l'effetto è sorprendente, vedevo gli atomi scontrarsi e mi sentivo il Creatore, il direttore di un immenso concerto casuale. Poi ha suonato il campanello del forno per dirmi che la pizza (che avevo amorevolmente spianato) era pronta. Stava andando una musica bellissima, ma quando sono tornato a guardare di cosa si trattasse ero già saltato ad un brano di Bellini ("Norma").
Ho provato a ricercare la misteriosa traccia ma il programma, in versione demo, che lo possino, non memorizza le sequenze generate.
Mi tocca dunque mettermi tra le 15000 tracce? Cavolo era proprio bella, forse un madrigale erotico di Monteverdi? Ma come posso esserne sicuro?
Basta, per stasera non gioco più a fare Dio. Me ne vado a letto, sono pure un po' depresso.
Ma so già cosa sognare e tu che mi leggi, se mi leggi, forse lo sai!
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