2007/06/11

Il Poeta




L'automobile imbocca la curva a forte velocità facendo stridere i pneumatici. Subito dietro arriva un grosso camion con rimorchio, poi una moto. Per un attimo il rumore assordante dei mezzi copre il silenzio della collina; i fari illuminano il sentiero che, nella notte, è appena una striscia chiara immersa nell'oscurità. Poi di nuovo la quiete delle stelle.


La collina domina, nel buio, la città con le sue strade squadrate, i lampioni, i neon un po' spettrali della centrale elettrica, i semafori che, passata la mezzanotte, hanno iniziato a lampeggiare.


Nella piazzola scorgo le sagome di vecchi fusti d'olio abbandonati. Intorno lattine di birra, bottiglie rotte.


Il Poeta si arrotola una sigaretta e subito l'odore dolciastro dell'erba invade l'abitacolo. Fumiamo in silenzio. Ci baciamo e poi facciamo l'amore.


E' così magro, il Poeta, sotto la sua camicia di bianca. E dov'è il Poeta? E' qui con me, dentro di me? Mi afferro a lui e per un attimo ho l'illusione di catturare la sua dolce inquietudine, ma so già che fra un attimo sarà altrove, perduto nelle sue visioni.


La notte ci scorre davanti come un film. Dio com'è bello questo posto, debbo riconoscerlo. Ci addormentiamo abbracciati sotto un vecchio sacco a pelo.


L'alba del giorno nuovo gocciola lentissima dai finestrini socchiusi. Presto si leva un sole che, per un po', guardo con rancore.


Il Poeta mi sorride. "Andiamo a fare una doccia e poi ti porto dal Re del Cappuccino".


E poi mi bacia con una bocca che sa di menta e liquirizia.


Si può resistere, vi chiedo, al Poeta?



1 commento:

sdn ha detto...

non so se si può resistere, ma tu mi sa che stai diventando un po' manfruito.