2007/01/20

io io io io...


Oggi vi parlerò di me, anzi di "Io".

Voglio anch'io, per un giorno, un blog tipo: oggi mi sono alzato e mi doleva il dito mignolo del piede sinistro, ho litigato con Francesca, sono triste per la sconfitta della mia squadra del cuore (la Spal).

COME SE ALL'UMANITA' FREGASSE MINIMAMENTE QUALCOSA DI TUTTO QUESTO.

Un bell' esempio di eleganza e di stile: intervistano la mia attrice preferita, Fanny Ardant, che in questi giorni sta recitando, a teatro, e in italiano, un monologo di Marguerite Duras.

L'intervista a questa donna bella ed elegante, classe 1949, si svolge fra i pini di villa Borghese, in questo strano inverno primaverile (ma che gennaio è quello con le mimose in fiore?).

La solita giornalista un po' ruffiana dopo qualche scambio interlocutorio e un po' di circostanza sfodera quella che crede essere la domanda delle domande: "Signora Ardant, com'era vivere con suo marito, François Truffaut?"

L'attrice non si scompone. Solo una piccola smorfia prima di rispondere, con elegante freddezza:
"Guardi, ci sono ricordi che appartengono soltanto a me. Non avrebbe senso raccontarli; non interesserebbero a nessuno".

Fine un po' anticipata dell'intervista.

3 commenti:

Vietato Cliccare ha detto...

ricordi chi era l'intervistatrice che ha posto siffatta domanda? No, perché se era, che so, Jo Squillo per Tv Moda, rotocalco di Rete 4, allora è stato un peccato rifiutare.

Anonimo ha detto...

Uhm.
Non sono d'accordo.
Sono egocentrica, nel mio blog parlo di me.

Perché è mio, chi non vuol leggere non legga.
O impari a farlo tra le righe.
Anzi, adesso ne apro un quarto così espando ulteriormente il mio ego.... :D

lobeta (mlf) ha detto...

cara Rumba,
solo una domandina ina ina con affetto fraterno: non hai mai paura di scoppiare?