L'acronimo è in sè rassicurante: U.S.B. ossia Universal Serial Bus (traferitore di dati universale seriale).
Beh, direte voi, meglio di così: con un solo cavetto potremo dunque collegare apparati diversi tra di loro o, come avviene più spesso, ad un PC.
Ma qui casca l'asino: il connettore è universale sì, ma fino a un certo punto. Come un novello Giano bifronte esso è affetto da una forma di schizofrenia: da un lato la rassicurante connessione che funziona dappertutto, ma dall'altro è il baratro.
I vari produttori si sono infatti scatenati a disegnare ogni forma di connettore, ogivale, trapezoidale piccolo, grande, schiacciato, obliquo, tondetto, appuntito, spuntato...
I vari produttori si sono infatti scatenati a disegnare ogni forma di connettore, ogivale, trapezoidale piccolo, grande, schiacciato, obliquo, tondetto, appuntito, spuntato...
E la considerazione non vale per una singola marca. No. Ad esempio se ho diversi modelli di telefono cellulare Nokia mi occorrono diversi connettori, quasi uno per modello! Comodissimo, soprattutto in viaggio, se devi portarti dietro qualche chilo di cavetti.
Ecco: questo è l'universale ai giorni nostri. Un concetto piuttosto limitato. Locale. Speriamo, a questo punto, che almeno il prossimo Diluvio "universale" colpisca, piuttosto che l'intero globo terracqueo, più modestamente, i soli possessori della stampante Epson modello 4812. Mentre per tutti gli altri continuerà a splendere un sole caldo e rassicurante. Speriamo bene...
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