2009/03/07

La Presidentessa


L'apparente cordialità e l'allegria espansiva di tutti i presenti nascondevano un fondo di rancori e di invidie. Le signore, gli ecclesiastici e i singoli gentiluomini erano in quel momento divisi in due fazioni nemiche: la fazione degli invidiati e quella degli invidiosi; quella dei pochi invitati a pranzo e quella dei non invitati.

Sebbene si parlasse tanto e di tante cose il pensiero che preoccupava tutti era l'invito. Non vi si alludeva eppure non si pensava ad altro. Cominciarono i commiati, e coloro che se ne andavano nascondevano, con il dispetto, certa vergogna; si sentivano umiliati, quasi messi in ridicolo. Un ragazzo salutò goffamente ed ando via come imbarazzato. Ma erano le signore a fingere tranquillità e indifferenza peggio di chiunque altro. Alcune andavano via arrossendo...


da "La Presidentessa" di Leopoldo "Clarín" Alas

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