2008/09/29

If I Could Only Remember My Name (1971) David Crosby


Il sottoscritto, è cosa nota, non fa uso di droghe, al massimo ha aspirato un po' d'erba (ma i fatti risalgono ai tempi della sua ormai remota giovinezza), oppure si serve un bicchiere di vino rosso, ma solo quando fa freddo, o una birra chiara per combattere la calura estiva.

Ma se c'è una musica che mi provoca una sorta di piacevolissimo (e spesso ricercato) stato di trance è quella di David Crosby e del suo bellissimo "If I Could Only Remember My Name" (1971).
"If I Could" è una sorta di lungo viaggio, di slittamento verso il basso, di annullamento, di rilassato nirvana. Si sente il profumo dolciastro della marijuana fumata in gruppo, si vedono i poster e le copertine degli LP dai colori acrilici, si capta l'energia di quegli anni in cui si sperava...
...si sperava che le cose cambiassero, che le guerre finissero, si sperava nell'amore, si sperava un una società più libera, in un'umanità più sincera, che bandisse ipocrisie e oscurantismi. E la musica impegnata (engagé) rifletteva, coerentemente, quella tensione, liberatoria e purificatrice.

"Are you ready for the Country?" "Sei pronto per il tuo Paese", cantava Neil Young. Sei pronto a morire in qualche sperduto angolo di mondo per una guerra che non è nemmeno tua?

La musica ti possedeva, sensualmente, ti metteva la voglia di fare all'amore, di salire su una motocicletta e provare il vento addosso, ti metteva la voglia di cantare, di confessarti, di ridere, di piangere, di sentire la vita che scorreva, di non vergognarti più...

E ancora: la musica rifletteva la grande voglia di essere bravi e di sperimentare, di manipolare i suoni, di impastarli, di ripensarne la disposizione nello spazio e nel tempo. La musica cambiava e dunque ti cambiava, migliorava e ti faceva bene, era terapeutica, per te e per il vecchio, vasto mondo intorno a te.
Sarà stato anche tutto un po' ingenuo, o naif, quel tempo, e oggi David è un vecchio signore dall'aria saggia.
Ma voi preferite l'America di adesso, pragmatica, monolitica, di George W. e la sua democrazia esportata a suon di bombe, dei creazionisti, di Sarah Palin che sorride soddisfatta mentre mostra l'ultimo cervo appena ucciso dal suo implacabile fucile di precisione? Sicuri?

1 commento:

Anonimo ha detto...

a proposito di musica che droga o esalta: prova l'Ouverture tragica di Brahms. Diretta da Bruno Walter, poi, è il massimo.