2007/12/27

D.F.N.


Ovvero dolce far niente.
Una provvidenziale influenzetta di stagione mi obbliga, una volta tanto, a non tentare scalate dell'Everest altre imprese memorabili.

Cucino ciambelloni (tasso di riuscita stabile al 90%), faccio la spesa al mercato sotto casa e mi produco in avventurosi, sanissimi minestroni con porro zucca e cipolla inclusi.

Ascolto "Django" del MJQ e mi accorgo che dal 1955 non è passato troppo tempo, in fondo. Il buon Milton Jackson non c'è più ma forse ci guarda dall'alto dei cieli, sorridendo.

Mi dispiace che nessuno si faccia sentire ma va bene anche così. Bisogna imparare a stare soli.

Ed io, una scatola di aspirine, il naso che cola, una pila di libri che mi attende, una pila di CD da recensire (attendete con fiducia), i ragazzi che dormono e la Signora Moglie che lavora al suo prossimo libro, me ne sto avvolto sereno in un vecchio maglione e sono -pressappoco- felice.

Dimenticavo: buone feste a tutti,

vostro umile

m.

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