Il pattern è ormai tanto ripetitivo da risultare scontato. Comunque per dovere di cronaca riferisco.
Esempio: ad un certo momento iniziano a distribuire telefoni cellulari. Cellulari come coriandoli, cadono dolcemente e numerosi come fiocchi di candida neve, ti ritrovi un cellulare in tasca senza neanche averlo richiesto.
E poi, all'ennesimo cambio al vertice (la factory box tende a cambiare spesso, forse per rimanere sempre simile a se stessa) arriva il superesperto che, dopo attenta analisi di costi e benefici sentenzia: "Perbacco, troppi cellulari qui dentro!".
E allora cala inesorabile la scure: tre cellulari su mille vengono bruciati sulla pubblica piazza, stile Giordano Bruno, affinchè tutti capiscano che da ora in poi tutto MA PROPRIO TUTTO è cambiato.
Il "nuovo corso" è iniziato, cari voi. Ordine e disciplina. E niente sprechi.
Ma poi, misteriosamente, il fenomeno di nevicata-di-cellulari ricomincia a manifestarsi. Prima uno, poi due. Ed è di nuovo inverno, ed è di nuovo bufera. In attesa, sia chiaro, del prossimo uomo della Provvidenza. Le cui prime parole, dopo una attentissima (e remuneratissima) analisi, saranno "Perbacco..."
Ci sentiamo al prossimo giro di giostra (se non si sono portata via anche quella!).
1 commento:
fossero i cellulari... e le suonerie? L'altro giorno su un autobus una signora ha ricevuto una telefonata annunciata dalle note di dave brubeck.
Posta un commento