2007/04/26

Lenticchie


Narra il libro della Genesi, al libro 25, che Esaù vendette la primogenitura a suo fratello Giacobbe per un umile piatto di lenticchie. Era stanco, affamato e suo fratello aveva appena preparato un bel piatto fumante del rosso legume. Forse ad Esaù non importava poi tanto il diritto di fratello maggiore. Bah, affari suoi.

Infatti si dice "Abramo, Isacco e Giacobbe", essendo Esaù passato alla storia solo come quello che si vende per poco, un pessimo affarista. Ma se ci pensate nei sacri testi è un continuo vendere e comprare anime. Alla fine anche l'oscuro Barabba vende Cristo per trenta denari.

Prosaicamente ognuno di noi ha un prezzo, inutile negarlo. Ogni giorno ci vendiamo un po' della nostra dignità, dei nostri princìpi, le nostre speranze, le passioni.

C'è della gente che mi ha venduto, ad un certo punto valevo per loro come la primogenitura per Esaù. Gettato alle ortiche, disprezzato.
Ed ora, oplà, un piatto di minestra, un buono pasto e vogliono ricomprarmi. Senza sapere che, per il sottoscritto, la stagione dei saldi non è ancora cominciata. O forse ho solo un prezzo più elevato. Chissà.

Nessun commento: