2007/04/17

Crossroads



La moto di lui è vecchiotta ma potente e fa un rumore sordo e perfino rassicurante; lei invece viaggia su uno scooter quasi nuovo. Si incontrano per caso ad un incrocio, dopo molto tempo.

Difficile sapere cosa succeda, dentro di loro. Si salutano con timidezza, a distanza e con distanza, un filo di rancore non più spesso del filo di perle che lui le ha regalato, “allora”.

Quanti sentimenti diversi e contrastanti può produrre un incontro?

Lui guarda lei e in un attimo la trova ancora molto bella e desiderabile. Il viso è, però, stanco, un po’ gonfio ed invecchiato, l’espressione appena più affaticata. E nello stesso istante si chiede se anche lei lo troverà così, forse ancora un minimo interessante, ma inequivocabilmente più gonfio, invecchiato, stanco.

Il semaforo scatta di nuovo. Un accenno di saluto si perde tra lo sferragliare di mezzi. Un accenno di rancore. Un accenno di amore.

La metropoli ingoia, indifferentemente, tutto e tutti.

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