2006/10/06

Who Let The Cats Out?



Non sono un buon recensore delle opere di Mike dato che, fin dalla prima volta che l’ho ascoltato, mi è piaciuto quel suo approccio informale, rilassato, divertito, naif, trasandato.

A chi non piace Mike Stern? Al tipo che ama il jazz a lume di candela, le atmosfere un po’ leccate, da auditorium, gli artisti in papillon, le signore in lungo. Al jazz come pesantezza, come musica impegnata e dunque un mattone intellettuale da propinare agli amici tanto per darsi un tono…

Ma neanche i rocchettari lo apprezzano. Manca il cantante col repertorio di frasi d’amore trite. Manca la solida certezza della batteria in 4/4, le progressioni scontate come ai tempi delle liquidazioni. Non lo apprezzano perché, fondamentalmente, non hanno gli strumenti culturali per capirlo.

Perché Mike è veramente la fusione vivente di rock, blues, jazz, funk e, da un po’ di anni a questa parte, di word music. Se vi capita di assistere a un suo seminario vi accorgete della straordinaria preparazione teorica, ma nel contempo della sua umiltà e del suo entusiasmo.

L’ho ascoltato in mille occasioni. In una in particolare suonavano anche dei bravi chitarristi italiani. Che differenza, che abisso. Non mi riferisco alla tecnica ma quel modo di avvicinarsi alle note, di trasmettere energia, voglia di muoversi, di trasportare il pubblico passando spigliatamente dal fraseggio da trio jazz all’energia quasi metallara di certi assoli.

Chi sono i suoi compagni in questo 13° CD da solista? I migliori su piazza. Alla batteria la bravissima (e carina!) Kim Thompson si alterna al superdrummer Dave Weckl. Poi al basso Richard Bona, Meshell Ndegeocello - altra cantante bassista di grande livello-, Chris Minh Doky, Anthony Jackson (purtroppo solo una traccia!), Victor Wooten che quando non fa il pagliaccio è veramente un grande. Bob Franceschini da anni compagno di ‘live performance’al sax , Jim Beard alle tastiere (anche lui da anni complice di vari progetti sterniani). Poi Roy Haegrove alla tromba (strumento sempre troppo poco utilizzato dai musicisti contemporanei), Bob Malach al sax e Gregoire Maret all’armonica (altro strumento ‘dimenticato’).

Non saprei se definire Who Let The Cats Out?, uscito ad agosto del 2006, la cosa migliore del Nostro. Certo è che c’è molta energia, molto amore per la musica, molta varietà di suoni e di espressioni. Ossia, per una volta, soldini ben spesi.

01 Tumble Home
02 KT
03 Good Question
04 Language
05 We're With You
06 Leni Goes Shopping
07 Roll With It
08 Texas
09 Who Let The Cats Out?
10 All You Need
11 Blue Runway

Mike Stern “Who Let The Cats Out?”Heads Up, 2006

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