“It is interesting to know the doctor and his wife, when they were stabbed, were wearing Mormon nightgowns three quarter length . . . Always details provoke more ideas than any generality could furnish. When Christ was pierced on his left side, it is more moving and evocative than if he were just pierced.”
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Marco Lorenzo Faustini "Della visione del cosmo ed altre piccole, graziose amenità"
LobetaPensiero
2025/07/17
2025/07/09
2025 07 Encomio dei social, ebbene sì!
Encomio dei
social, ebbene sì!
Tutti lì a
parlar male dei social (magari utilizzando proprio una di queste piattaforme
per la quotidiana geremiade anti-techno).
“Ci fanno
perdere tempo” (direi che dipende da noi, nessuno ci obbliga, no?);
“Diffondono
un sacco di fake news” (ma le peggiori bufale e dagli effetti più devastanti
sono quelle trasmesse sui canali ufficiali *)
“Incitano alla violenza” (ma anche qui
basterebbe andare ad assistere a una partitella di calcio in qualsiasi
stadietto di provincia per sentire un coro di minacce e insulti trasmessi a
viva voce senza bisogno di alcun provider di rete);
“Rovinano
l’infanzia ai nostri piccoli” (quando ci sono genitori che allestiscono un
reggi-telefonino sul passeggino del pargolo che così si imbambola a guardare il
magico schermo. Ma guai se si scarica la batteria, perché in quel caso il fanciullino
viene posseduto da una sequenza di raptus che nemmeno l’esorcista…).
Comunque: a
me i social piacciono molto. Avendo “una certa” seguo solo Facebook che mi
basta e avanza. Infatti, leggendo tanti commenti mi rendo conto, cosa che non
sarebbe mai accaduta se queste infrastrutture non fossero esistite, che c’è in
giro un’insospettabile quantità di persone:
- di
tendenze monarchiche (nel nostro Meridione prevalgono i borbonici mentre al
Nord i savoiardi sono ancora vincenti);
- di
tendenze clericali, neoguelfiche, nostalgiche dei bei tempi del Papa Re (chi
avrebbe mai detto che il nostro lontano conoscente primario ortopedico facesse
parte dell’ “Ordine dello Speron d’Oro” ???);
- di
tendenze veterocomuniste (ho letto di uno che ogni anno, alla morte di
Gorbaciov, stappa lo spumante per festeggiare la morte di quello che “ha
distrutto l’URSS e che Dio lo maledica”);
- ed infine,
complice anche l’affermazione nella Penisola di una compagine governativa di
destra destra (senza “se” e senza “ma”) ecco che spuntano fuori i cantori dei
“treni che viaggiavano in orario”, dell’ordine pubblico che “ti consentiva di
lasciare perfino un lingotto d’oro nella tua automobile e stai pur certo che
nessuno te lo avrebbe toccato” **, gli esagitati che attribuiscono i problemi
del Paese a una “sinistra che ha sempre mal governato” ***.
Se poi ci
spostiamo a livello “straniero” scopri una legione di terrapiattisti, di provax
che si inietterebbero qualsiasi cosa, di novax che berrebbero solo acqua
piovana perché “ci stanno avvelenando inserendo sostanze traccianti negli
acquedotti che poi col 5G, ecc,”.
Fieri
avversari delle teorie di Darwin, gente che legge sulla Bibbia che gli
omosessuali andrebbero lapidati e subito di arma di sassi e gira per le strade
in cerca di peccatori, esaltatori delle pene corporali e possibilmente
capitali, quelli che “le donne stavano meglio a casa”, gli altri “l’inferiorità
dei negroidi è scientificamente accertata”.
Honestly, chi
avrebbe mai avuto contatti con questi qui?
Così
navigando fra una follia e l’altra vado formandomi una Weltanschauung che non riesce
a dribblare questo Zeitgeist leggermente dissociato. Ne resto affascinato e nel
contempo inorridito giacché questo caleidoscopio proietta immagini via via più
cruente, piccole idee malsane che si trasformano in tsunami di cattiveria, cyberbullismo
che genera sanguinose guerre, raffiche di superficialità che ci conducono a un
relativismo apatico, dove tutto e il suo contrario convivono facendo del
buonsenso carne da macello.
Così mi
limito: mezz’ora di lettura di giornali (online) e mezz’ora di FB. Poi meglio un
libro, il peggior romanzo di Simenon è un capolavoro rispetto al cumulo di
banalità del fenomeno da tastiera.
In pratica
sto arrivando, con colpevoli decenni di ritardo, al giudizio di quel Marx (non
Karl, l’altro) che diceva: “Trovo la televisione molto educativa. Ogni volta
che qualcuno la accende, vado in biblioteca e leggo un buon libro.”
Ecco
parafrasando e riparametrizzando un po’ per me con i social vale più o
meno la stessa regola. Saluti, m.
(*) ricordate, solo a titolo di esempio, il prode
Colin Powell che, a reti unificate, mostrava una fialetta di polvere bianca
dicendo che di quella roba lì, l’antrace,
il cattivo Saddam ne aveva a tonnellate; e quello era un bel canale
serio, di gente competente, mica fragolina78 che ti consiglia di curarti il
cancro col bicarbonato.
(**) perché mai uno dovrebbe girare in auto con un lingotto non riesco a capirlo,
io ero rimasto a quello che li teneva inguattati nel sofà di casa.
(***) io non lo avevo capito, anima candida, ma sotto gli Andreotti, i Fanfani,
i Cossiga si nascondevano, mimetizzati, degli spietati e diabolici bolscevichi,
chi lo avrebbe mai detto.
2025/04/19
2025 04 Il cireneo
Nell'uso comune, col termine "cireneo" si indica
una persona che, volente o nolente, si carica del peso di qualcun altro. Il
nome deriva dal personaggio, tal Simone di Cirene, citato in tre dei quattro
Vangeli, che viene obbligato, dai soldati romani, a portare la croce di Gesù.
Come tutte le antonomasie la figura del cireneo non è nata
né si è diffusa a caso. L’immagine è potente, data la drammaticità del contesto
descritto; dunque, non ci stupisce che il termine si sia prestato a significare
tanto e oltre.
Oggi in tanti si considerano, a ragione o a torto, dei
cirenei. Portatori di altrui croci, a volte per volontaria scelta, a volte per
imposizione dall’esterno.
Ma a meglio indagare ci si avvede che molti sono cirenei sì,
ma portatori di una croce “virtuale”.
Li vedi afflitti da gravosi problemi, i quali sono ubicati
sempre assai lontano, a prudenziale distanza.
E quanto maggiore la distanza più forte la loro sofferenza e
il loro dolore.
Come dire che il cireneo virtuale soffre assai di più per
l’ingiusto trattamento degli inuit in Groenlandia che per la moglie del vicino
presa a botte dal marito.
Dunque, il cireneo virtuale concede, con magnanimità, che il
trasporto della pesante e materica croce di legno, quella che costa davvero
fatica portare, sia delegato ad altri.
Essendo spesso istruito egli (o ella) non può certo abbassarsi
ad attività troppo venali; eppure, anche in questa delega riesce a intravedere un
ulteriore motivo di sofferenza e di dolore e dunque di personale elevazione.
“Ah se potessi davvero aiutare Tizio” sembra dire, lo
sguardo perennemente affollato di afflizioni e la bocca di profondi sospiri.
Frattanto i cirenei della croce di legno faticano assai e
qualche volta imprecano in silenzio per la loro sorte.
Forse ci ripartissimo un po’ il carico staremmo tutti un po’
peggio, ma anche, in fondo un po’ meglio.
2024/04/12
2024 04 Italians Do It Better
La colpa è, per definizione, sempre di qualcuno del M5S (che riesce, comunque, assai spesso a farsi del male da solo, vedi la valanga di fuoriusciti che passano dal grido di "onestà onestà" a quello più prosaico di "meno male che Silvio c'è" senza fare un plissé).
Continueranno a dare la colpa a Conte per i fantasmiliardi del superbonus (gestito per 8 mesi dal Governo Conte) e poi dal fenomenale Draghi e dall'ineffabile Meloni. Mai qualcuno che osservi che qualcuno dell' "Inquisizione rigorista" allignava da mesi e mesi nei vari sottogoverni e forse dovrebbe imparar meglio a far di conto.
Del resto erano colpe del M5S i pini che cadevano facendo vittime a Roma ai tempo della Raggi (ora che fanno vittime a Roma ai tempi di Gualtieri non vale la pena agitarsi troppo, la tavola è già apparecchiata per il Giubileo alla matriciana del simpatico sindaco chitarrista).
Erano e sono colpe del M5S la Via della Seta, i 200 e passa miliardi del PNRR (troppi, commentano i sapienti, i saggi, i preparati, gli stessi che prima si lagnavano di quel "Conte che va a Bruxelles col cappello in mano"), l’opposizione al riarmo ad libitum dell’Ucraina ecc…
Chi avrebbe mai detto che avremmo vissuto, scacciato il bubbone grillino, il “tempo del latte e del miele”?
Spero comunque di vivere abbastanza a lungo e in salute per vedere lo Stadio della Roma, il Ponte sullo Stretto, l'auspicabilissima riforma delle autonomie regionali differenziate e quella, ancor più attesa, del premierato (saremo l'unico paese al mondo con questa forma costituzionale ma si sa "Italians do it better").
Frattanto vi mando il mio saluto. Pace e bene.
2023/12/22
Un messaggio confuso di auguri (ma le intenzioni sono buone, credete)
Ricordate Prometeo? Quello era un titano sconsiderato, più antico degli dei dell’Olimpo, figlio di Urano e di Gea. Era quel mascalzone che decise di donare il fuoco agli uomini. Un bel regalo, direte voi. Manco per niente. Zeus, al quale il fuoco era stato sottratto, decise una vendetta, e di quelle sopraffine. Regalò agli uomini una ragazza che aveva ricevuto tutto, e dico tutto, altro che le testimonial anoressiche dei giorni nostri: da Afrodite la bellezza (e vi par poco?), da Era le arti manuali, da Apollo la musica e da Atena… la vita stessa.
La fanciulla però, che i maschietti definirebbero un bel bocconcino (commento sessista?) si rivelò infatti un boccone avvelenato. Pandora, così si chiamava, era la prima donna mortale. Veniva portando in dono uno scrigno, ben sigillato. “Non ti sognare di aprirlo” le aveva detto Zeus “lascialo ben tappato, come un Tupperware” (non sono sicuro che abbia detto proprio così ma i miei sponsor esigono d’essere citati se no mi tagliano il compenso e la vita dell’Artista è grama).
Pandora, dicevamo, che come i gatti è curiosa (altro dono ricevuto da Ermes, messaggero degli Dei) (altro commento sessista ?) proprio non ce la fa a trattenersi. Gira intorno allo scrigno, lo annusa, lo sfiora con le dita. La noia è tanta, gli uomini (i maschi, intendo) noiosi fino alla morte (commento sessista anche questo?) e allora lei che fa? Socchiude il coperchio ed ecco che si scatena il finimondo.
In una danza macabra vecchiaia e vizio, gelosia e pazzia, malattia e quant’altro si mettono a vorticare peggio che in un Dyson impazzito (altro sponsor) e si spargono per il globo terracqueo (cit. G.M. 2023)…
La povera Pandora, curiosa sì ma non malvagia, tenta di richiudere lo scrigno (il “vaso di Pandora” vi è più familiare?) ma così facendo lascia intrappolata, sul fondo, l’unica anima bella che v’era contenuta: Elpis.
Immaginatevi Zeus, piegato in due dalle risate, con la Terra infettata da tutti i mali possibili, gli uomini condannati a una vita di sofferenza, una vera nemesi (direbbero quelli bravi). Che poi: che c’entravano gli umani, se lo “sgarro” lo aveva comemsso Prometeo? Ma si sa: lupo non mangia lupo.
Elpis, poverina, che i romani chiameranno Spes, è quella sfigata che:
“Solo Speranza, come in una casa indistruttibile,
dentro all'orcio rimase, senza passare la bocca, né fuori
volò, perché prima aveva rimesso il coperchio dell'orcio
per volere di Zeus egioco(*) che aduna le nubi”
Esiodo.
Ma pure tu, benedetto Esiodo, ci spieghi perché solo Elpis è rimasta lì?
Comunque, amici romani e forestieri, se passate dalla Città Eterna sfiorate con la mano le colonne del Foro Olitorio, dove sorgono i resti del Tempo di Spes. Che poi tutto questo era solo un modo per farvi gli auguri, per non perdere mai la Speranza.
Vi abbraccio tutti, belli e brutti, e comportiamoci bene che la vita è breve, m.
(*) egioco non è un errore di battitura, vuol dire “che scende in battaglia, portando l'egida”.
Marco Lorenzo Faustini, dicembre 2023
2023/12/05
Hannah Arendt