2025/04/19

2025 04 Il cireneo

 

Nell'uso comune, col termine "cireneo" si indica una persona che, volente o nolente, si carica del peso di qualcun altro. Il nome deriva dal personaggio, tal Simone di Cirene, citato in tre dei quattro Vangeli, che viene obbligato, dai soldati romani, a portare la croce di Gesù.

Come tutte le antonomasie la figura del cireneo non è nata né si è diffusa a caso. L’immagine è potente, data la drammaticità del contesto descritto; dunque, non ci stupisce che il termine si sia prestato a significare tanto e oltre.

Oggi in tanti si considerano, a ragione o a torto, dei cirenei. Portatori di altrui croci, a volte per volontaria scelta, a volte per imposizione dall’esterno.

Ma a meglio indagare ci si avvede che molti sono cirenei sì, ma portatori di una croce “virtuale”.

Li vedi afflitti da gravosi problemi, i quali sono ubicati sempre assai lontano, a prudenziale distanza.

E quanto maggiore la distanza più forte la loro sofferenza e il loro dolore.

Come dire che il cireneo virtuale soffre assai di più per l’ingiusto trattamento degli inuit in Groenlandia che per la moglie del vicino presa a botte dal marito.

Dunque, il cireneo virtuale concede, con magnanimità, che il trasporto della pesante e materica croce di legno, quella che costa davvero fatica portare, sia delegato ad altri.

Essendo spesso istruito egli (o ella) non può certo abbassarsi ad attività troppo venali; eppure, anche in questa delega riesce a intravedere un ulteriore motivo di sofferenza e di dolore e dunque di personale elevazione.

“Ah se potessi davvero aiutare Tizio” sembra dire, lo sguardo perennemente affollato di afflizioni e la bocca di profondi sospiri.

Frattanto i cirenei della croce di legno faticano assai e qualche volta imprecano in silenzio per la loro sorte.

Forse ci ripartissimo un po’ il carico staremmo tutti un po’ peggio, ma anche, in fondo un po’ meglio.

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