2013/11/02

Divinità Bendate



La Giustizia è spesso rappresentata in forma di donna bendata con tanto di bilancino tenuto ben in alto. Ella, dunque, per essere tale, deve sforzarsi di non guardare in faccia nessuno, dovendo sempre soppesare i fatti con assoluta oggettività.

Poi stamani, appena sveglio, ascolto la dichiarazione del dottor Caselli, del Tribunale di Torino, persona stimabilissima. Il quale cerca di convincerci che nella scarcerazione di Giulia Ligresti non esiste alcun elemento anomalo.

Se non ricordo male egli afferma: che la scarcerazione è stata determinata da perizia psicofisica effettuata da specialista di chiara fama (del quale non ci fornisce neppure il nome, sarà per la legge sulla privacy). E da una richiesta, sorta dalla stessa imputata, di un patteggiamento della pena.

Dunque le telefonate dalla famiglia Ligresti al Ministro della Giustizia Cancellieri, quei rapporti tra il figlio della Cancellieri ed il Gruppo Ligresti (con tanto di buone uscite milionarie) e lo status dell' imputata sono elementi del tutto ininfluenti e trascurabili.

Allora mi consenta di dire, dott. Caselli, che ancora una volta la divinità bendata, in Italia è, molto più che la Giustizia, la Fortuna.

Fortunata Giulia a nascere rampolla di buona famiglia, a godere di tante belle amicizie, tante accorate telefonate, tante perizie da medici di chiara fama.

Per gli altri italiani, quelli come me, che non contano nulla, l'unica speranza è quella di giocare un biglietto della lotteria, sperando che Fortuna e Giustizia non deleghino, al momento dell'estrazione, nè Ligresti nè Cancellieri e, ahimè, neppure lei, caro dottor Caselli.

Cordalità,

MLF

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