2011/03/12

I Sette Colli

Come promesso oggi il LobetaBlog si occupa dei sette colli di Roma: iniziamo con l'elenco a memoria senza Wikipedia...

Il primo è il Campidoglio, che a me evoca, nell'ordine, la statua di Marco Aurelio, la geniale idea di Michelangelo di creare un effetto di allargamento della piazza mediante una collocazione 'a trapezio isoscele' dei due edifici laterali. Ed inoltre mi ricordo che gli Americani hanno chiamato "Campidoglio" la sede del Congresso, e così comprendiamo che, se da una parte noi volevamo "fa' l'americani", anche gli americani volevano fare un po' i romani... o sbaglio?


Palatino che gli ignoranti dicono, dandosi importanza, che derivi il suo nome dai "palazzi" ma che invece era probabilmente dedicato a Venere Pallade. Semmai sarebbe il termine 'palazzo' a derivare da Palatinum, vedi un po' te.

Celio è il colle dell'ospedale militare. Quello da cui scappò Kappler, il fucilatore dei martiri delle Fosse Ardeatine che non sapeva far bene di conto ed invece di massacrare 330 prigionieri (vendicando i 33 soldati delle SS uccisi nell'attentato di via Rasella) si fece prendere la mano e ne fece fuori cinque in più. Si potrebbe ironizzare sul 'dove è finita la proverbiale precisione tedesca', ma stiamo parlando di una tragedia e dunque ci fermiamo qui.

L'Oppio era famoso, ai miei tempi, per la famigerata sede del Movimento Sociale Italiano, ma anche per la Domus Aurea, che una volta doveva essere molto bella ma che, morto Nerone, il suo costruttore, per il principio della 'damnatio memoriae', fu sepolta dai Flavi, tutti concentrati a costruire il Colosseo. Sic transit gloria mundi.

Però forse l'Oppio non fa parte dei magnifici sette. E invece l'Aventino? Forse quello si.


Esquilino è ormai la Chinatown di Roma, con decine di negozi dove non vedi mai nessuno dentro e ti chiedi che ci stiano a fare.

Viminale c'è il Ministero degli Interni che veglia sulla sicurezza dei cittadini italiani. Ma a volte si sbagliano e per meglio difenderci si fanno aiutare da brutti signori (terroristi, faccendieri, banditi) e che danno senso al proverbio 'il rimedio è spesso peggiore del male'.

Quirinale c'è il bel palazzo che fu dei Papi ma poi dal XX settembre 1870 se lo presero i Savoia. C'è sempre un Presidente della Repubblica che sentenzia dall'alto del Colle, appunto. Però non mi pare che molti lo stiano a sentire, non più di tanto, ultimamente. Forse perché quasi sempre il Presidente fa parte anche lui della Casta e, come sul dirsi, lupo non mangia lupo...

Ecco i sette colli, però ci sarebbero pure il Gianicolo e il Vaticano. E lo sapevo che mi toccava andare a rivedermi il libro di Storia.

Un saluto a voi tutti.

Nessun commento: