Il LobetaBlog ricorda oggi, nel 30° anniversario della scomparsa, il grande pianista Bill Evans (1929-1980).
Se potessi incontrare Bill lo ringrazierei per le ore bellissime trascorse ad ascoltare la sua musica, sempre incantato dalla sua incessante ricerca della bellezza.
La sua è una sorta di silenziosa rivoluzione copernicana, senza clamori, senza manifesti, senza retorica.
Ascolti Bill (da solo, in duo, in trio) e sei subito contagiato dalla sua straordinaria capacità di coniugare tecnica ed eleganza, citazione ed originalità, improvvisazione ed armonia.
Blues e Debussy, ironia e lirismo si avvitano in un vortice che non fa che soggiogarci e farci comprendere come ogni suo brano sia sempre una sorgente di idee, di suggestioni, di evocazioni.
Dovunque tu sia, Bill, grazie di cuore. Sinceramente.
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