Roberto Saviano, il giovane e coraggioso autore di "Gomorra", può dormire sonni tranquilli.
Da quando la compagna Giovanna Melandri (ministro nel governo-ombra di Ualter "Bambi" ma-cosa-mi-dici-mai-Veltroni) ha lanciato lo slogan "Nessuno tocchi Saviano!" sono certo, assolutamente certo, che gli eventuali e potenziali attentatori se la saranno fatta addosso dalla paura.
Terrorizzati. Annichiliti da quel dito morale che si sono trovati puntati addosso. In fuga. Dispersi come nebbia al sole (questa metafora fa sempre il suo bell'effetto, vero?)
Altro che protezione, scorte, giubbotti anti-proiettile. Quel che occorreva, e che la nostra Giovannona ha provvidenzialmente fornito, era un bell'anatema. Già che c'era poteva far dono, al nostro Roberto, anche di un gettone per telefonare ai Carabinieri nel caso ci fosse qualche tipo sospetto a girare sotto casa sua.
Frattanto so che Roberto vuol prendere il largo (destinazione ignota all'estero) per mettersi al riparo sia dai camorristi ma anche, credo, da certe sparate di questi professionisti dell'opposizione costantemente indignata.
E, rifletto con un filo di malinconia, come dargli torto?
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