2008/09/16

Pubblici Ringraziamenti

Una cara amica mi fa notare una cosa: che sempre più spesso, in un'Italia dove ormai non funziona quasi più nulla, si scrivono, su riviste e giornali, pubbliche lettere di ringraziamento: grazie ai poliziotti intervenuti a soccorrere l' automobilista con l'auto in panne, grazie al personale dell'ospedale per la gentilezza e la professionalità dimostrate nell'operazione alle adenoidi della figlia, grazie al funzionario del catasto che ha provveduto a rintracciare le mappe catastali di un terreno dimenticato da Dio.

Ormai chi fa il proprio dovere è una rara eccezione. E' una razza in estinzione che va protetta, tenuta da conto ed anche ringraziata.

A questo punto ringrazio io: tutti i pubblici amministratori che non rubano, i giornalisti che non raccontano il falso, i taxisti che non ci rapinano quando mi riportano a casa dall'aeroporto (e ancora un grazie, già che ci siamo, per non esserci schiantati sul cavalcavia della Roma-Fiumicino).

Grazie ai carabinieri che non ci sparano ai posti di blocco, ai chirurghi che non operano ubriachi, ai sindacalisti che non si fanno corrompere da un piatto di lenticchie (sigh!).

Poi vai all'estero e ti accorgi: che i treni arrivano in orario. Che i lavori alla Piazza del Comune terminano nei tempi previsti (e nei costi approvati). E non parliamo di Marte, ma della Spagna, della Francia, della Germania. Tutti posti dove, ad esempio, ci si avvede che i problemi occorre affrontarli e non nasconderli sotto al tappeto.

Ma forse da Marte vengo io. Avevo un appuntamento di lavoro alle 9:00; ero lì alle 8:45; sono le 9:30 e non si vede ancora nessuno.

Povera Patria mia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

e allora grazie a Bertinotti per essere uscito dal parlamento :-)