2008/09/13

Facile Vs. Difficile

Siccome siete ragazzi e ragazze in gamba (altrimenti perché sareste qui a leggere le pagine del "LobetaBlog"?) avrete senz'altro notato la solerzia con la quale veniamo facillitati a spendere il nostro faticosamente gaudagnato denaro.

Vuoi ricaricare il tuo cellulare? Hai almeno 25 modalità diverse. Non solo: sei generoso? ti va di ricaricare quello di tua sorella, che soffre di depressione post-partum, o del tuo amico che parte soldato, o della tua ragazza che non ti chiama mai? Facilissimo: con la Visa, con la Amex, con la Diners, con bonifico bancario, con PayPal, Posta Pay, Ricaricabili, revolving, bancomat, supermercato.

Se però ti sei sbagliato, o se per qualche misteriosa ragione l'accredito non è andato a buon fine, prova un po' a farti ridare i soldini.

Oppure: vuoi, dato che sei uno che ama il rischio, decidi di sfidare la sorte con un bel treno 1a classe Roma-Venezia. Comprare il biglietto (anzi il "ticket") è facilissimo. Anche lì: siti internet, schemi multimediali, schermi a contatto, tutta una palafernalia impressionante. Ma se per qualche motivo il treno non parte, oppure parte ma senza l'aria condizionata, bello piombato come quello che trasportava Lenin verso la Santa Madre Russia, allora prova un po' a chiedere un rimborso.

In questo caso tutto è difficile. File per i moduli, occhiate inquietanti di oscuri funzionari, la firma -necessaria ed indispensabile- del capotreno. La richiesta di rimborso è una sorta didiscesa agli inferi.

Salvo poi ricevere una lettera in cui ti dicono che no, che il Roma-Venezia non è arrivato affatto in ritardo. Ossia i 28 minuti di ritardo non consentono la prosecuzione dell'iter di rimborso.

"Ma se era per l'aria condizionata?" Ti fai la domanda guardando il modulo con su scritto "Respinto" che ti rimanda a remoti ricordi dei tempi delle superiori. Ti va, ora di tornare alla stazione Termini e rifare tutto da capo?

Considera che SE PUR DOVESSI SPUNTARLA non ti ridaranno mai i tuoi soldini. Solo un bonus da spendere entro sei mesi. E se tu usi il treno solo una volta l'anno?

Approfitto per mandare un caro saluto al presidente delle Ferrovie dello Stato Enzo Cipolletta, il quale ha dichiarato che, quando mai dovesse lasciare l'ambita poltrona, non si farebbe dare quelle liquidazioni d'oro che furono generosamente elargite ai suoi predecessori (vedi Catania e Cimoli). Questa dichiarazione ci lascia davvero commossi. Anzi, scusate se corro ad asciugarmi i lucciconi. 

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