
Ora di pranzo, mi rifugio alla Taverna dell'Alce, le grandi pale del ventilatore girano, come tutto resto, con quieta indolenza.
Il cameriere mi porta, con tutta la calma del caso: spaghetti, una coscia di pollo con la rucola ed una tazzina di caffè.
L'idea di incontrare, in Ministero, l'avvocato Pirozzoli alle 15:00 mi alletta come la prospettiva di baciare un ferro a vapore.
Sfoglio il giornale nella sala semibuia. Fa caldo e ho voglia di morire, o forse solo di chiudere gli occhi e dormire un po'.
A un tratto entrano: lui magro, camicia bianca fuori dai calzoni di tela e sandali di cuoio, l'aria di quelli che vanno spesso in India e che, tornati a casa, si dedicano abbondantemente al culto della ganja.
Lei alta e magra, dentro un vestitino chiaro che lascia nude le braccia e le lunghe gambe. Il suo amico guru deve aver detto qualcosa di arguto perchè lei ride portandosi, con un attimo di ritardo, la mano abbronzata a coprire la fila di denti bianchissimi. Per un istante si appoggia, col suo corpo sottile, a lui che le fa strada tra i tavolini deserti.
Siedono ed ordinano. Lei è bella, si è sfilata gli occhiali da sole e ha mostrato, un attimo prima di voltarsi, grandi occhi neri. Lui deve essere piuttosto intelligente anche se ha l'aria di quelli che escono raramente di casa e solo dopo il tramonto. Si tengono per mano.
Arriva la loro ordinazione, due porzioni di "spaghetti dell'Alce".
"Mi fai assaggiare?" chiede lei, sorrdidendo. Anche lui si fa contagiare e ride, e anche lui assaggia da lei e c'è qualcosa, in questo scambio di identico cibo, di bello e sensuale.
Adesso ho un po' meno voglia di morire e anzi finisco di sfogliare il giornale pensando che stasera mi farò un giro ad Ostia e magari anche un tuffo a mare.
Chi è che ha detto "Omnia vincit amor - l'amore vince ogni cosa, Orazio...Virgilio?" mi chiedo.
"Virgilio, sicuramente Virgilio" mi ripondo sussurrando a mezza voce.
Il cameriere mi si avvicina. "Dottore, Le porto un po' di sorbetto? Guardi che è squisito"
"No, Virgilio, portami il conto che si è fatto tardi".
Pago ed esco lentamente incontro a un sole ed un destino implacabili.
Nessun commento:
Posta un commento