2006/09/23

I morti viventi esistono


Da giovane ero un razionalista sfegatato. Mi sembrava che la ragione, l’intelligenza, la logica, la visione d’insieme e, perchè no, la passione dovrebbero sempre guidare le nostre scelte. E a maggior ragione quelle di chi, nella società, occupa posizioni importanti.

Ero, come suol dirsi, un idealista. Un illuso, forse.

C’erano parole che mi facevano, addirittura, incavolare. Se un amico andava a vedere un film di zombie io subito attaccavo la mia tiritera: “Come puoi credere che esistano morti viventi? Ti sembra possibile che si possa, attraverso la magia nera, rianimare un morto e obbligarlo a compiere determinate azioni?”

Ma anche su questo debbo ricredermi.

I morti viventi esistono. Gente senz’anima, senza passioni, senza amore. Gente che vive in una sorta di trance, gente in stato vegetativo e letargico, senza un’idea politica, che non prende mai posizione, che non si incazza mai, gente a capo chino, in un silenzio che non è riflessione ma solo vile meschinità, gente che se ne frega, gente che al massimo va in palestra due volte a settimana per mantenere un minimo di funzioni vitali al proprio cadavere.

E’ per quello che nei cinema, nei corridoi, negli uffici, nei vagoni ferroviari si sente quest’odore di morte e di decomposizione. Che nessun deodorante ascellare, dopo la palestra, riuscirà mai a nascondere.

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