2006/08/07

Anche i grandi sbagliano…





...ma si riprendono alla grande!


Nel 1819 l’editore e compositore austriaco Anton Diabelli scrisse un valzer e propose tale brano come base per una serie di variazioni che commissionò ai migliori autori dell’epoca.

Furono una cinquantina i musicisti che risposero, tra essi Schubert, Liszt, Hummel.

Inizialmente il sommo Ludwig snobbò il tema proposto definendolo uno straccio buono per le scarpe, ma poi iniziò a sviluppare lo spunto fino comporre un’opera completa di 33 variazioni “Variazioni Diabelli” che pubblicò nel 1824 e che divenne, in qualche modo, un monumento del mondo musicale classico così come le “Variazioni Goldberg,” sviluppate da Bach, lo furono per quello barocco.

Morale della favola: non importa sbagliare un giudizio, quanto saper rimediare -criticamente- e operosamente ravvedersi!

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