2016/06/20

Mitelli & Mirra, "Water Stress"





Con tutto l'affetto per i signori Mitelli & Mirra debbo dire che ma questo loro "Water Stress" è un oggetto volante non identificato che però, purtroppo per noi tutti, non riesce a decollare; le idee potrebbero anche avere una loro intrinseca validità ma il tutto rimane piatto, senza dimensione e non basta realizzare atmosfere irreali e sognanti per compensare una generale sensazione di vuoto (potremmo dire che l'horror vacui qui è sopraffatto dall'horror pleni).

Ho atteso con pazienza di arrivare ad climax, a quella zampata felice  e determinante che risolve la partita quando questa rischia di avvitarsi su sé stessa. Mi sono ascoltato e riascoltato le tracce cercando cogliere qualche sprazzo d'ispirazione ma, ahimè, senza successo. E' come se ogni brano fosse l'introduzione a qualcosa che però, purtroppo non arriva, portandoci ad evocare la famosa battuta di beckettiana memoria "Anche oggi il Signor Godot non verrà".

Certamente non nego la preparazione tecnica dei due musicisti, ma credo che un vero e sottostante disegno non esista ed allora tutto resta come una nebulosa che, se per qualche momento crea un'illusoria suspance e sembra preludere a qualcosa di imminente e risolutivo, alla lunga, quando non trova uno sbocco, finisce come quei fiumi australiani, ad essiccarsi un uno sterile deserto.

Marco Lorenzo Faustini, 2016





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