2016/04/29

Dario Chiazzolino, "Red Cloud"


Precisiamolo subito: Red Cloud, di Dario Chiazzolino è un gran nel lavoro, suonato bene da musicisti di grande ed indiscussa professionalità. L’ultima fatica del chitarrista torinese è realizzata con la collaborazione di una band di tutto rispetto, nomi che si commentano da soli: Dominique Di Piazza al basso, Mahnu Roche alla batteria ed Antonio Faraò al pianoforte.
Si tratta di materiale molto ben presentato, dove le doti di virtuoso del band leader sono messe in grande evidenza. Trattandosi di musica strumentale essa tende, e forse è il suo vero limite, ad un eccesso di tecnica, soprattutto da parte del duo Faraò/Chiazzolino, che rischia, in qualche caso, di omologare i brani e renderli troppo simili a sé stessi.
E’ comunque un CD assolutamente piacevole da ascoltare, ricco di stimoli e che farà la gioia di tutti gli amanti del progressive jazz per non parlare di quei musicisti che troveranno, nei temi proposti e nelle improvvisazioni sviluppate, ottimo materiale di studio anche per via di una sezione ritmica estremamente sensibile e ricettiva degli spunti offerti dai solisti.
Chi vi scrive, ma è questione di puro gusto personale, predilige i brani caratterizzati di una personalità più marcatamente melodica, riconoscibili, dunque (è il caso, ad esempio di Twelve Colors). Alle volte, credo, è preferibile lasciare maggior respiro scegliendo di suonare qualche pentatonica in meno e qualche pausa in più. Anche sulle scelte metriche i nostri amici non scherzano: autentiche sfide ritmiche su tempi dispari che si risolvano in temi e soli estremamente fluidi e senza forzature.
Una considerazione finale sugli ultimi due brani: una versione molto personalizzata del davisiano Solar ed poi Starry, tema che ci porta su un piano lirico del tutto inaspettato, a riprova della personalità poliedrica di questo musicista. Complimenti sinceri a tutti!


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