2012/08/27

Fascista sarà Lei!


E’ un po’ che sono fuori dal mondo. E non ne sento affatto nostalgia. Stare fuori dall’Italia, poi, ha sul sottoscritto un effetto benefico. Non che all’estero manchino i problemi, non che non si scorgano le tante e sofferte contraddizioni… ma il dibattito culturale, politico di questa nostra classe dirigente è di un livello così squallido che provoca un senso di soffocamento.

Ma andiamo per ordine: il nostro è un Paese per vecchi. E vecchi che non mollano: da Napolitano a Monti, da Berlusconi a Carraro. Non fosse moribondo vedrei bene anche Andreotti. Semplicemente questa gente non schioda.

Il nostro è un paese per privilegiati. E i privilegi non si toccano. Tutta la politica del governo Monti è andata o ad accrescere i carichi fiscali o a rendere più dura la vita di chi tutte le mattine si alza presto e va a lavorare. Magari in autobus. Voglio vedere se caleranno le pensioni d’oro, il numero e gli stipendi dei parlamentari, le provincie.

E la guerra in Afghanistan? Ormai siamo lì da un decennio, che dite, può bastare? I finanziamenti ai partiti? E quelli ai sindacati? I giornali a spese del contribuente? Possibile che dobbiamo finanziare “Il Campanile” dell’ottimo Mastella? La pensione di migliaia di euro del compagno Bertinotti?

E la scorta a Calderoli? La scorta a Fini? La scorta a Bocchino, dico a Bocchino?

E la trattativa Stato – Mafia, che prima non si poteva neppure sussurrare? E’ bastato intercettare Mancino che subito si è scatenato il putiferio, con tanto di anatemi dal Colle. Ve l’ho detto: sono vecchi e non schiodano.

Possibile che si pensi di investire miliardi in opere di dubbia utilità (ponti, tunnel e via dicendo) quando il territorio frana, gli acquedotti sono pieni di buchi, le coste si sbriciolano e gli edifici pubblici, compresi i più recenti, vengono giù alla prima scossa di terremoto.

Ve lo dico sinceramente: vivrei meglio in un Paese senza Bersani, senza Cicchitto, tutti praticoni della politica. Che hanno spianato la strada ai Berlusconi e alle sue mignotte di regime. Se perfino un comico riesce a mettere in crisi questo baraccone significa che ha ragione il comico. Che le contraddizioni sono travi nell’occhio. E non si può più ignorarle. Forse Grillo sarà pure “fascista” come lo definisce Bersani, ma lui replica con “ci vediamo in Parlamento”. Non dovrebbe suonare come una minaccia, il Parlamento, per i compagni democratici. O è meglio trovarci a casa di Gelli?

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