Finalmente fui sopraffatto
dalla stanchezza, che travolse i dubbi e le perplessità. Nello stato di acuta lucidità che a volte precede il sonno capii all'improvviso che cosa avevamo in comune Khaderbhai, Karla, Abdullah,
Prabaker e tutti i miei nuovi amici.
Erano - eravamo -
estranei a quella città. Nessuno di noi era nato a Bombay.
Eravamo tutti profughi, naufraghi arenati sulle rive della città-isola.
Se c'era un legame fra noi, era il legame degli esuli, una fratellanza tra esseri umani smarriti, soli, diseredati.
da "Shantaram" di Gregory David Roberts
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