2010/01/26

Radio Me


Cosa trasmette oggi "Radio Me"? Ovvero: qual'è il tema che da stamani, sotto la doccia, ci gira e rigira nella testa? Ma soprattutto: perchè oggi 'trasmettono' Mina e non la "Pastorale"? Perchè Rihanna piuttosto che Corelli? E perchè quella specifica frase, quel passaggio che forma una sorta di 'loop' che spesso ci accompagna, per ore, per giorni?

Chi ha deciso il programma odierno? E' stato perchè è materiale che abbiamo ascoltato ieri sera, sorseggiando un liquore tra amici? Oppure il tema che girovaga tra le nostre meningi è stato evocato, attivando una sorta di 'trigger', dalla pubblicità di una saponetta, dalla suoneria di un cellulare, da una musica d'ambiente nello studio del nostro amato commercialista?

Se vi addentrate nella lettura, piuttosto inquetante, di "Musicophilia- Tales of Music and the Brain", di Oliver Sacks (Borzoi Book, 2007) vi accorgete come la metodica del celebre neurologo porti a classificare tutti gli stimoli sonori, e a distinguerli non solo tra rumore e musica, ma soprattutto tra volontari ed involontari, tra quelli che fanno bene e quelli che fanno male, tra musiche e suoni associabili a qualcosa che è stato scritto da qualcuno e musiche e suoni che sembrano originati all'interno del nostro cervello, tra temi che illuminano l'ispirazione artistica d altri che conducono, ahimè, alla follia e alla morte.
Ci sono dei casi, infatti, in cui un determinato motivo inizia a suonare nella nostra mente e a girare e girare fino a coprire ogni altra forma di comunicazione in entrata, fino a sovrastare ogni voce, ogni altro segnale. Ci sono, inoltre, delle virtù musicali (vedi l'orecchio assoluto) che vengono considerate molto spesso come un dono ma che, in altri contesti, posssono condurci anche a forme di nevrosi.

Senza spingerci nei casi clinici e nelle possibili diagnosi (psicologiche, chimiche, neurorogiche... ) mi viene di pensare alla quantità di ignoto, di abisso lungo il quale camminiamo, un crepaccio, una faglia che corrono paralleli alla nostra vita e in cui alla volte rischiamo, tutti noi, ciascuno di noi, di precipitare.

Pensate che perfino certi geni della musica ai nostri giorni potrebbero essere studiati alla luce di certe sindromi ben precise (sono in molti a ritenere che il geniale Glenn Gould fosse affetto da una forma di Asperger). Sappiamo di artisti che mentre si esercitano al proprio stumento finiscono per cadere in una sorta di 'trance' e che, in questo stato, dei rumori ostili (vedi aspirapolvere messo in moto nella stanza a fianco) li aiutano, paradossalmente, ad isolarsi maggiormente, a meglio seguire il sentiero luminoso e fluorescente delle note da suonare...

Di nuovo l'abisso. E di nuovo lo studio, affascinante ed infinito, della mente e dell'animo umani. Studio che stimola, come spesso accade per le cose interessanti, più interrogativi che risposte.

Detto questo: sapete per caso come si spegne, visto che è notte fonda, "Radio Me"?

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