Ecco: un tipo guarda la mia Nikon e mi chiede "Quanti megapixel, señor?"
"Pochi e tanti " rispondo. E sorrido al suo stupore.
Faranno mai, un giorno, un sensore che memorizzi anche il sapore agrodolce di questo tramonto, il profumo dei calamari fritti nella calle de las tapas, il rumore che fanno le altalene nel parco, il solco dell'aereo che viaggia altissimo sulla mia testa, le spirali misteriose e sensuali di queste golondrinas che si inseguono nel turchese del cielo?
Quanta memoria occorrera' per raccontare tutto questo? Per descrivere un gesto? Per una parola pronunciata, per una taciuta? Per dire di un pane appena sfornato, dell'odore dell'erba quando la stanno falciando, dell'emozione di un treno che fugge via?
Di un' innamorata che aspetta il proprio amato, di un poeta che insegue il verso nei recessi piu' profondi del proprio animo, del pittore che accenna, con la mano, il tratto che si appresta a dipingere?
Quanti bit, quanti byte occorreranno mai, amico mio, amica mia?
E' che troppo spesso finiamo per essere i rigattieri dei nostri sentimenti: ci preoccupiamo troppo di tenere tutto ben classificato: il dare e l'avere, le vittorie e le sconfitte, i piu' e i meno.
Senza capire che l'amore ed il dolore viaggiano sempre accanto, e che per ogni sentiero che prendiamo ce n'e' almeno un altro che tralasciamo e chissa', e chissa'...
E' che mi piace pensare che la vita sia ancora mistero, sia meraviglia, stupore, curiosita'.
E che il giorno in cui la fredda ragione impacchettera' tutto in bit e in byte, e spieghera' tutto, ma proprio tutto...
... allora credo che le stelle si spegneranno una ad una. Una scritta apparira', del tipo "Lo spettacolo e' finito, signori, prego si accomodino all'uscita, grazie".
Ma manca ancora tanto, voglio sperare.
Ha piovuto in serata. C'e' un cielo bellissimo, pieno di stelle. Un cielo protettore. Meno male. Non e' ancora arrivato il tempo.
1 commento:
Hai perso a poker???
Msantace
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