Senza che nessuno ne avesse mai fatto una regola, nello studio legale il fatto di
prendere in mano un’opera letteraria di una certa consistenza in qualche modo
non sembrava venire apprezzato. Nessuno era mai arrivato a sostenere che
fosse qualcosa di disdicevole, ma se avessero scoperto libri di tal fatta nella
mia borsa o nei cassetti della mia scrivania, mi avrebbero sicuramente
guardato come si guarda un cane con la scabbia. «Ah, così lei ama la
letteratura! - mi avrebbero detto, - anch’io. Da giovane ho letto parecchio».
Per loro la letteratura era qualcosa che si leggeva da giovani. Come in
primavera si colgono le fragole, e in autunno si vendemmia.
Murakami Haruki, L’uccello che girava le Viti del Mondo
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