2016/05/31
2016 05 31 "Fahrenheit 451"
Oggi, ultimo giorno di maggio di questo anno del Signore 2016 mi sono reso conto che su un campione di 15 (quindici) laureati, belli, giovani, impomatati, spikinglisc, di buona famiglia, titolati, masterizzati, col taglio giusto di capelli, con le scarpe Hogan più o meno originali, con i Rolex più o meno taroccati non ce n'era 1 (uno) che avesse mai sentito parlare di questo romanzo di Ray Bradbury (1920-2012).
E di cosa tratta questo romanzo, pubblicato nel 1953? Di un futuro in cui possedere o leggere un libro viene considerato un reato e così, allo scopo di annientare il vizio della lettura (e, per estensione, del pensiero tout court) viene istituito un corpo di vigili del fuoco impiegato per bruciare qualsiasi volume si trovi in circolazione.
451 Fahrenheit (circa 230 gradi Celsius) rappresenta la temperatura di auto-ignizione della carta. L'istruzione, in quella società futura, è dunque delegata alla televisione, considerato lo strumento di ideale irreggimentazione e di totale indottrinamento.
Ebbene, giovani laureati & impomatati, nel vostro caso non c'è stato bisogno di istituire alcun corpo di repressione del crimine-pensiero: vi siete passati il lanciafiamme da soli, spontaneamente, un tosaerba mentale che sta facendo di voi dei degnissimi tecnocrati, belli e senz'anima.
Il romanzo, pur impregnato di pessimismo, lasciava aperta una sottile finestra di speranza. Un piccolo spiraglio ve lo voglio lasciare anch'io ma, in tutta onestà, non vi vedo molto bene.
"Non sono io ad essere particolarmente colto, siete voi che vi siete ridotti ad essere una massa di bifolchi ignoranti" (cit.).
Un affettuoso saluto,
MLF
P.S. Il libro è disponibile gratis in rete. Buona lettura!
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